In occasione della festa di San Valentino il Cinema Trevi di Roma propone un incontro dal titolo A Pier Paolo Pasolini con amore, durante il quale verrà proiettato il film Comizi d’amore, una fotografia dell’Italia di 50 anni fa sui temi del sesso e dell’amore. Al termine, un confronto tra il critico cinematografico Irene Bignardi, il direttore dell’Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali (Irpps) del Consiglio nazionale delle ricerche, Sveva Avveduto, il regista Marco Tullio Giordana e lo sceneggiatore e scrittore Vincenzo Cerami. Modera la giornalista e critico cinematografico Laura Delli Colli. L’incontro sarà aperto dal presidente dell’Associazione nazionale autori cinematografici, Ugo Gregoretti e dal Conservatore della Cineteca nazionale, Emiliano Morreale.
L’iniziativa A Pier Paolo con amore, organizzata dall’Irpps-Cnr, insieme con la Direzione generale per il cinema del ministero per i Beni e le attività culturali (Mibac) e il Centro sperimentale-Cineteca nazionale, si gemella idealmente con un analogo evento, che si è svolto lo scorso dicembre presso la Direzione cinema, interamente dedicato ai 50 anni del film di Ugo Gregoretti ‘I nuovi angeli’ e al quale ha partecipato anche Andrea Camilleri.
«E’ parsa quindi naturale l’idea di proporre – scrivono gli organizzatori – a breve distanza, “Comizi d’amore”, il film-inchiesta che Pasolini iniziò a girare nel 1963 (ricorrono infatti i 50 anni), mentre percorreva l’Italia durante i sopralluoghi per uno dei suoi capolavori, “Il Vangelo secondo Matteo”. Un progetto, quello di Pasolini, ancora una volta, “eretico”: intervistare gli italiani per le strade, sulle spiagge, nei luoghi di lavoro, sorpresi sui treni. Borghesi e proletari si sono pronunciati sui temi del sesso e dell’amore, in una Italia che, seppur modernizzata sul piano economico, denotava ancora segni di marcata arretratezza e sessuofobia, anche se con vistose differenze tra Nord e Sud, tra città e campagna».
Nell’aprile del 1964, “Comizi d’amore” fu vietato dal Ministero del Turismo e dello Spettacolo ai minori di 18 anni, con la motivazione che conteneva “sequenze che esprimono concetti di contenuto sessuale pregiudizievoli dell’età evolutiva e alla formazione psicologica dei minori”; solo nel 1992 una seconda edizione, cui furono apportati comunque dei tagli, sia pur limitati, ebbe finalmente il nulla osta senza restrizioni.
«Rivedendo cinquant’anni dopo questo straordinario film-inchiesta, si ha l’occasione di riascoltare e di rivedere alcuni grandi intellettuali, come Alberto Moravia, Cesare Musatti, Adele Cambria e Oriana Fallaci, ma soprattutto si constata una forte ritrosia da parte degli italiani di allora ad affrontare senza imbarazzo il tema della sessualità».
La proiezione di “Comizi d’amore” è stata fissata a proposito nel giorno di San Valentino, come rinnovato e originale omaggio al regista e alla sua opera: Pasolini che si rivolge alle donne del sud, che parla con i bambini dei luoghi più poveri, con i giovani, con i bagnanti delle prime estati del “tutti al mare”. A tutti gli italiani, con la loro spettacolare fisicità, i candori e le saggezze. «Questo è il Pasolini che vogliamo proporre. Un uomo e un intellettuale che con umiltà e rispetto, senza filtri o pregiudizi, si muove tra la sua gente. Poeta civile di una italianità culturale dalle profonde radici, che ne fa uno dei grandi del nostro ‘900».