Internet è un mondo in continua evoluzione che permette, quotidianamente, di reperire in modo diverso news ed informazioni da ogni parte del mondo. Lo streaming ad esempio, figlio di un’evoluzione costante dell’universo telematico, ha permesso la diffusione di prodotti audio e video in presa diretta. Infatti grazie ad una connessione alle rete, un pc, un tablet e persino uno smatphone, si possono vedere film, serie tv e persino ascoltare musica in movimento. Il potere dello streaming è arrivato nelle mani delle grande major americane che hanno fatto di questo strumento, decisamente anticonvenzionale, un modo per diffondere l’arte del cinema e delle serie tv. Oltreoceano dunque il “fenomeno” prima illegale nella sua interezza, ora è diventato una fonte di guadagno a tutti gli effetti. E in Italia? Nel Paese che arranca nel settore dell’innovazione, lo streaming almeno come è concepito in America è quasi una visione anche se, alcune piattaforme, cercano di stare al passo con l’evoluzione dell’era telematica.
Netflix e più recensente gli Amazon Studios, in America si sono imposti come leader nell’intrattenimento. Fautori appunto nel diffondere il verbo delle serie tv, con a disposizione un ingente somma di denaro, sono state le prime piattaforme on-line a produrre serie originali solo ed esclusivamente per il web. Da Netflix arriva il fenomeno di House of Cards, serie a sfondo politico e richiestissima agli Emmy con un brillante Kevin Spacey, senza dimenticare la brillante Orange is The New Black, drama sulle carceri femminili in bilico fra documentario e commedia; oppure più recentemente è balzato agli occhi l’adattamento in odore di saga fantasy delle avventure di Marco Polo. Senza dimenticare i grandi cult del cinema ed i colossi del mondo seriale che vengono riproposti in alta definizione, Netflix vince per qualità e ricercatezza dei temi trattati e per un modo tutto nuovo di diffondere le sue produzioni. E’ possibile visionare infatti, con una maratona di ben 13 ore, tutti gli episodi di una serie tv, come una full immersion emozionante e senza fine. Strategia quindi rivolta a chi vive l’arte della serialità nella sua interezza. Invece gli studi Amazon, di minor impatto rispetto alla Netflix, propongono anche loro un modo alternativo per fruire delle serie tv. Una volta all’anno, solitamente tra gennaio e marzo, vengono diffusi una sfilza di pilot che viaggiano attraverso tutti i generi televisivi, e permettendo al pubblico stesso di scegliere quali serie portare avanti.
Seguendo i gusti di uno spettatore esigente e attento alle mode del momento, sono nate Mozart in The Jungle (ispirato all’omonimo libro), il fantasy The After, la comedy politica Alpha House e la brillante Transparent. Prodotti questi che, rimasti ancora inediti in Italia, sono comunque balzati agli occhi di chi vuole vivere l’arte delle serie tv a 360 gradi. Nel Bel Paese ancora oggi lo streaming è illegale. Netflix si sta espandendo in Francia, Belgio, Germania e Lussemburgo, in Italia forse non arriverà mai a causa di una connessione di rete troppo inusuale per far fronte al segnale che lancerebbe la piattaforma. Un’avvisaglia di apertura mentale però, sta avvenendo con Infinity tv che, ad un prezzo pressoché irrisorio, è il competitor di Sky e Mediaset Premium grazie ad una libreria multimediale molto ampia e sponsorizzando film e serie tv in prima visione; Tim Vision poi segue la “moda” di Infinity permettendo di acquistare o noleggiare film (anche in HD) a breve distanza dall’uscita nelle sale, ma è ancora troppo poco.
L’innovazione dello streaming legale è ormai radicato nella modernità ma non nel Bel Paese; sembra quasi che la nostra società è impaurita di fronte ai passi da gigante che la tecnologia ha compiuto negli ultimi anni. In un momento in cui molti stanno emigrando in lidi telematici, sarebbe cosa giusta dare ampio spago al fenomeno delle streaming e puntare allo sviluppo di questo settore dedicato a tutti, giovani e non. In Italia ancorati purtroppo a una mentalità retrograda e poca atta ai veri cambiamenti, le “moderne” sperimentazioni sul campo non fanno altro che offrire un qualcosa che è nato già vecchio e, certamente, non incrementerà né la crescita economica né quella culturale. Infinity tv, Tim Vision o la più recente Sky On-line sono dei blandi prodotti che vivono all’ombra dei colossi americani e guardano con stupore all’evoluzione del cinema, delle serie tv e delle “magie” che il mondo di internet sta compiendo.
Carlo Lanna