L’estate è ormai agli sgoccioli e, per salutarla a dovere, la band synth pop degli Sha’Dong e gli elettronici Non Identificato (Subsonica Tribute band) hanno unito le proprie risorse in uno spettacolare concerto in riva al mare di Licola presso il Sea Legend. A prescindere dalla location davvero invitante, quel che salta subito all’occhio del pubblico è la forte complicità tra i due gruppi. Una fertile commistione di elementi, in totale sinergia di intenti, è stata il presupposto ideale per una serata all’insegna della buona musica.
Ad aprire le danze sono gli Sha’ Dong che, dopo la recente pubblicazione del terzo disco “Tra veglia e sonno” continuano a riscontrare consensi: Paolo Convertito (chitarra), Lino Cappabianca (basso) e Gianluca Borrelli (batteria) esaltano, con grande competenza, la suadente voce del frontman Paolo (Ryo) Di Ronza capace di toccare vette vocali ed emotive. La sua carica e l’innegabile carisma costituiscono un elemento di forte attrattiva per lo spettatore che non può letteralmente staccare gli occhi dal palco. A condividere la scena con i fluorescenti Sha’ Dong sono i Non Identificato: Francesco Torraca (voce), Stefano Romano (bassista), Alessandro Massa(chitarra), Christian Sommaiuolo (tastiere) e Salvatore Iannuzzi (batteria) dal lontano 2009 omaggiano, con grande personalità, l’ormai vasto repertorio dei più noti Subsonica. Passione per la musica e maniacale attenzione al dettaglio sono i punti di forza di questo gruppo che, attraverso un centinaio di esibizioni dal vivo, è riuscito a conquistarsi l’affetto e la stima di moltissimi fan.
La scaletta scorre via veloce e, tra inediti duetti tra i due frontman e un continuo scambio di strumenti e avvicendamenti sul palco, è tutto un vortice di sorrisi e note. “Solo rumore”, “La malinconia”, “Incubo”, “Mi ami o no” e “La notte” sono solo alcune delle più belle canzoni degli Sha’ Dong mentre i Non Identificato lasciano che il pubblico si scateni sulle note di brani come “Liberi tutti”, “Aurora sogna”, “Veleno”, “Discolabirinto”, “Nuova ossessione”.
La forma smagliante di tutti i protagonisti del palco è tangibile e dopo una prima parte, ancora contenuta negli schemi, giunge il tempo del divertimento allo stato puro; medley e divertenti remix accompagnano il pubblico, in cerca di divertimento, attraverso un viaggio tra i più grandi successi degli indimenticabili anni 80. Nel cocktail di note ed emozioni offertoci da questi giovani talenti, l’incondizionato amore per la musica costituisce, sicuramente, la loro arma vincente.
Raffaella Sbrescia