Inaugura oggi, sabato 14 luglio 2012, per proseguire fino a domenica 22, la 21.ma edizione di Mittelfest: nove giorni di immersione tra eventi di danza classica e contemporanea, imperdibili appuntamenti musicali – con la new entry del grande jazz – la rappresentazione di alcune delle voci più rilevanti dell’area mitteleuropea e, più in generale, del palcoscenico europeo, con numerose anteprime assolute e nazionali, prestigiose produzioni, co-produzioni e ospitalità internazionali, per un cartellone di circa cinquanta appuntamenti e la presenza di grandi protagonisti delle scene mondiali. L’edizione 2012 – sotto la guida della Direzione generale firmata da Antonio Devetag – si rinnova, presentando per la prima volta un cartellone suddiviso non in generi, ma in sei, suggestivi percorsi tematici: Risvegli, che è anche il titolo dell’intera manifestazione, Le Voci del Sacro, Profili della Mitteleuropa, All That Jazz, Palcoscenico Europa, Praga Magica.
Interamente incentrato su importanti produzioni regionali in prima nazionale il palinsesto della prima giornata che si aprirà alle 17.30 con una Cerimonia ufficiale d’inaugurazione in programma nella Chiesa di San Francesco. A seguire la “piccola lectio drammatica” di e con Marco Maria Tosolini “Alpha golem revolution”, in omaggio a Praga Magica (ingresso libero), in scena anche Sonia Dorigo al canto, Angelo Comisso al pianoforte su immagini e videocomposizioni di Annalisa Metus (sound design Vittorio Vella e ombra sonora Simone D’Eusanio). Nell’immaginario ebraico, in particolare praghese, il Golem era un gigante di argilla, forte e ubbidiente. L’eterno progetto dell’uomo di creare un essere che faccia molti dei lavori più sporchi e faticosi trova spazio in questo strana lectio teatrale musicale, ambientata fra Praga e Berlino nel ’33. Fra strani rumori, luci intermittenti, inquietanti video-opere e ombre sonore si innestano esecuzioni di Kabarett Songs di autori come Schönberg, Emer, Weill, disturbati talvolta dal suono misterioso e fantasmatico di un lontano violino.
Alle 19.00 la compagnia Arearea mette in scena in Riva Borgo Brossana, sul fiume Natisone, l’ideazione di Marta Bevilacqua “Panta Rei”, progetto coreografico per una filosofia urbana, presentata nel percorso “Palcoscenico Europa”. Panta rei, in greco tutto scorre, è il celebre e discusso aforisma del filosofo Eraclito che racchiude il senso della dottrina del divenire. Le protagoniste Marta Bevilacqua e Valentina Saggin partono da qui, da questa ispirazione semplice e profonda, per proseguire la ricerca di unione tra la filosofia, la danza e lo spazio urbano. Panta rei è la prima tappa di un progetto che intende collocare nello spazio e nel tempo dell’arte i filosofi e i loro concetti. Si tratta di rintracciare alcuni ambienti significativi per rendere concreto e performativo il pensiero filosofico. Per Eraclito, dunque, un fiume. Il suo pensiero è acqua che scorre incessantemente.
La serata e’ dedicata a due importanti prime nazionali: alle 20.00, per la sezione “Risvegli”, il Teatro Ristori ospita la “prima assoluta di “Siums (Sogni)” con ‘suggestioni oniriche’ da Elio Bartolini, Antonio Bellina, Sergio Maldini, Pier Paolo Pasolini, Carlo Sgorlon, … A estrarre dalla materia di autori oramai scomparsi frammenti e invenzioni che dimostrino che c’è un modo comune di sognare il Friuli, è il regista Gigi Dall’Aglio, alla guida di un lavoro corale, tanto sul piano della drammaturgia che della messa in scena, co-prodotto con Farie Teatrâl Furlane (spettacolo in lingua friulana, con sopratitoli in italiano). In uno dei suoi ultimi straordinari film, Dreams, il regista Akira Kurosawa ci racconta l’essenza dell’esistenza attraverso sette sogni. Con illuminante chiarezza il Maestro del cinema giapponese ci ricorda i passaggi fondamentali della vita in cui tutti possiamo riconoscerci. Quale realtà culturale oggi in Italia è in grado di presentarsi con una struttura di immagini, di pensiero, di parola, di gesti che sia compatta, omogenea (sia pure nelle sue conflittualità), cosciente e riconoscibile? Uno dei corpi storico/geografici più completi per un’operazione di questo genere, secondo il regista Dall’Aglio, è proprio il Friuli. “Io credo che anche i friulani si agitino per le stesse esperienze fondamentali di tutti gli altri esseri umani, ma voglio anche credere che, per quel che concerne la forma, il Friuli faccia sognare tutti con gli stessi colori, con gli stessi suoni, con le stesse emozioni, con le stesse percezioni e con lo stesso passo nel raccontare metafore di un comune sentire”. La scrittura scenica e la drammaturgia in lingua friulana sono di Andrea Collavino, Gigi Dall’Aglio, Claudio de Maglio, Paolo Patui, Massimo Somaglino, Giovanni Battista Storti, Federico Tavan, Teatrino del Rifo, Teatro Incerto, Carlo Tolazzi. La musica originale è di Davide Pitis, eseguita dall’Ensemble del Conservatorio “Jacopo Tomadini” di Udine. In scena Maria Ariis, Chiara Benedetti, Gabriele Benedetti, Giuliano Bonanni, Manuel Buttus, Fabiano Fantini, Francesco Godina, Riccardo Maranzana, Giorgio Monte, Sara Rainis, Elvio Scruzzi, Aida Talliente; con la partecipazione degli allievi del secondo anno della Civica Accademia d’Arte drammatica “Nico Pepe”.
Ancora “Risvegli” per l’ultimo appuntamento della prima giornata, con un grande concerto prodotto da Mittelfest: alle 22.30 al Teatro Nuovo Giovanni da Udine prima nazionale di “Simphonika”, la composizione commissionata da Mittelfest a Glauco Venier. Un omaggio alla poesia di Pasolini ma in musica, con una delle più grandi voci jazz di tutti i tempi, l’inglese Norma Winstone (recentemente insignita di un riconoscimento dalla regina d’Inghilterra) che canterà in friulano una delle liriche più intense del grande poeta (Cjant da lis cjampanis – Canto delle campane). Un grande evento ideato dal compositore e musicista jazz friulano, che sarà affiancato da due orchestre: la FVG Mitteleuropa Orchestra e la Mittelfest Big Band, formata da alcuni dei più importanti strumentisti jazz italiani. Musicisti di fama internazionale – come il trombettista di Brema Uli Beckerhoff e il sassofonista di Dortmund Matthias Nadolny – affiancheranno la cantante londinese e Glauco Venier e metteranno in musica le molteplici voci del Friuli, legandone gli accenti ed i ritmi diversi. Mescoleranno le note alte della musica sinfonica con quelle popolari della tradizione friulana e giuliana attraverso la ricerca delle comuni radici europee. Un progetto spettacolare e culturale che si lega col territorio avendo assoluto respiro internazionale, dove Venier si esprime non solo come compositore ma anche come musicista coadiuvato nell’orchestrazione dall’arrangiatore Michele Corcella e dal Maestro Walter Themel nella direzione d’orchestra. L’evento e’ sostenuto in parte da sponsor privati, eccellenze dell’imprenditoria italiana che hanno lavorato nel segno del binomio cultura e impresa che sembra essere la strada per aiutare la cultura e l’azienda in una ideale composizione di mutualità e sviluppo. Un grande riconoscimento dopo la candidatura di Venier al Grammy Award vinta insieme alla cantante Norma Winstone con un cd prodotto dalla storica etichetta ECM e dopo la loro presenza al London Jazz Festival ripresa anche dalla BBC.
Da segnalare nella sezione “Le Voci del Sacro” che esplora le tradizioni più alte del canto corale europeo legate alla tradizione cattolica, ortodossa e protestante, il primo dei tre concerti, in programma nella mattinata di domenica 15 luglio: alle 11.30 la Chiesa di San Francesco ospita il concerto “Il sacro d’occidente”, ovvero la tradizione corale cattolica, interpretata dal Coro polifonico di Ruda, a partire dai sorprendenti discanti della tradizione aquileiese per arrivare al quarantenne compositore americano Eric Whitacre. (Foto: Venier e Winstone – Volpe&Sain)