Dallo scorso 28 giugno 2013 le vie di Spoleto sono più che mai vive e colorate per il Festival dei Due Mondi. La piccola cittadina nel cuore dell’Umbria si è trasformata da splendida realtà di collina a immenso palcoscenico per ospitare quella che ormai in tanti considerano una manifestazione unica e inimitabile combinazione di musica, arte, cultura e spettacolo.
Fino al 14 luglio saranno ben 120 le aperture di sipario, tanti anche gli spettacoli teatrali, gli appuntamenti con la danza, i concerti notturni ma anche quelli di mezzogiorno ed ancora le opere liriche, le rassegne cinematografiche, conversazioni, convegni, premi e concorsi.
A quasi due settimane dall’inizio dell’edizione numero cinquantasei del Festival, il bilancio è più che mai positivo, forse al di sopra di ogni più rosea aspettativa. Nel primo week-end si sono registrate circa 7 mila presenze ed in ben 5 occasioni c’è stato addirittura il tutto esaurito. La prima di “The Piano Upstairs” ma anche quella de “Il matrimonio segreto” ed ancora “La nascita e la morte”, “La Sciantosa” e “L’iles des eclaves” sono stati infatti degli autentici successoni così come “Green Porno” con Isabella Rossellini ha visto il teatro occupato per il 90 per cento, ampi consensi anche per le repliche dello spettacolo con Alessandra Ferri. Bene anche i successivi giorni e l’altro week-end così come risultati molto apprezzabili hanno fatto registrare i concerti al Teatro Romano malgrado il clima atmosferico davvero poco mite.
«Per 17 giorni la gente si muove da una chiesa all’altra, da questo a quel teatro», ha spiegato il direttore artistico del Festival Giorgio Ferrara.
Impossibile citare tutte le iniziative previste in programma ma sicuramente tra le più attese c’è “Il ritorno a casa” di Harold Pinter con la regia di Peter Stein, poi le interpretazioni di Adriana Asti ne “La voce umana” e nel “Bell’indifferente”, ancora la Fondazione del Corriere della Sera che presenta “Martini: il Cardinale e gli altri” con Paolo Bonacelli e Lucilla Giagnoni poi Luca Ronconi che firma la regia di “Pornografia” da un’opera di Witold Gombrowicz mentre Sebastiano Lo Monaco e Anna Galliena interpretano “Dopo il silenzio” da un testo del Presidente del Senato, Pietro Grasso.
Spoleto dunque capitale dell’arte e della cultura e non poteva mancare una chiusura in “sintonia” con il livello della manifestazione e quindi nel bicentenario della nascita dei due compositori con James Conlon che dirige la Filarmonica della Scala in Verdi Wagner Gala.
Per info aggiuntive: http://www.festivaldispoleto.com/
Emilio Buttaro