Con “Tutti i colori del buio” i sardi The Erotik Monkey compiono un importante salto in avanti nel loro percorso musicale. Con questo terzo disco Andrea Cannucci (Voce, Chitarre elettriche e Chitarre acustiche), Marco Cardia (Batteria e Percussioni), Corrado Cardia (Chitarre Elettriche), Giuseppe Aledda (Basso elettrico e Programmazione) si spingono, infatti, oltre i confini dell’alternative rock con frequenti incursioni acustiche e minimaliste. Quel che salta all’orecchio, però, non sono solo le notevoli evoluzioni strumentali del gruppo bensì la voce urlata e straurlata di Andrea Cannucci. Non si contesta la scelta artistica di dare libero sfogo ai polmoni ma il risultato è davvero eccessivo.
Si passa dalle urla strazianti di “Golden Gate Bridge” alle sonorità esotiche e cadenzate di “Calendule” fino a raggiungere nuovi picchi “luciferini” in “Alito del doposole”: un sospiro, lungo un lamento, in cui l’aria che fuoriesce dalla bocca è , in realtà, esperienza di vita vissuta. Al sopraggiungere dell’inquieto ed inquietante trittico de “Nel giorno” ogni teoria può tranquillamente andare a farsi benedire: grinta e ferocia si mescolano in un mulinello che stordisce l’anima in un atmosfera claustrofobica ed intrisa di sentimenti fuorvianti. Forse il titolo del disco vuole proprio esprimere il prisma di emozioni che il gruppo intende trasmettere attraverso delle sonorità che rispecchiano l’essenza più autentica dell’entroterra sardo, misterioso e complicato da decifrare. Undici tracce in cui scariche di schizofrenia e sussurri di fantasia rendono comunque molto bene l’idea dell’andamento irregolare del nostro animo in affanno.
Raffaella Sbrescia