Il bianco e nero insieme creano il grigio che non è né notte né giorno, è una sfumatura, è l’ombra, è la parte che noi esseri umani spesso vorremmo nascondere ma che ci segue come un’ombra, appunto! Court Gentry del film ‘The Gray Man’, quando viene ingaggiato dalla CIA, è ritenuto un derelitto della società, perché vive in un carcere. Court ha ucciso per farsi giustizia in un mondo corrotto e ingiusto, commettendo ciò che non dovrebbe mai essere commesso perché ha toccato quel Caino che in alcuni Stati americani può essere ucciso invece dallo Stato.
The Gray Man: recensione del film
The Gray Man è un film visivamente bello. Gli effetti speciali sono di alto livello e, complice un montaggio superlativo, la pellicola eccelle soprattutto per la forma (ma non solo). I registi Anthony e Joe Russo hanno fatto un lavoro magistrale in tutti i comparti, creando un film accattivante.
L’equilibrio che si viene a creare nel duello finale è la ciliegina sulla torta. Le auto volano, gli incendi non mancano, i tram deragliano, gli aerei precipitano, mentre l’eroe si salva in volo grazie all’astuzia che lo caratterizza e alla tenacia. In The Gray Man il corpo a corpo è una costante anche grazie all’età dell’eroe Ryan Gosling e del suo antagonista, Chris Evans che conferisce crudeltà e spietatezza al suo personaggio, uno psicopatico che si chiama LIoyd Hansen.
Trama
La CIA di The Gray Man è corrotta fino all’osso. Quando Courty alias Sierra Six scopre i misfatti dei suoi nuovi datori di lavoro, dopo quasi venti anni di servizio, decide di rimettere le cose a posto in nome di quel senso della giustizia che lo caratterizza e per il quale è stato reclutato molti anni prima. Ma deve fare i conti con i ‘nuovi padroni’ che per salvaguardare le loro poltrone sono disposti a tutto.
Considerazioni finali
Come vedete, la sceneggiatura è molto semplice e poco ingarbugliata, il plot è facile da seguire. Il soggetto è il romanzo di Mark Greaney (lo trovi qui). Il film non fa rimpiangere comunque 007 (che pure viene nominato) né Jason Bourne o Ethan Hunt grazie soprattutto alla bravura di Gosling. Lo trovi su Netflix. Maria Ianniciello