The Mustang: trama del film e recensione
Sui detenuti si scrive e si dice in Tv sempre troppo poco. Ma, laddove non arriva il giornalismo, giunge sempre il Cinema, come abbiamo visto nella commedia italiana Grazie ragazzi. The Mustang (2019) è un film indipendente dal forte impatto visivo, dal ritmo cadenzato ma non lento.
La macchina da presa entra in un carcere del Nevada, proprio nel cuore del deserto, dove il protagonista sconta la sua pena tra scatti d’ira e traffico di droga. Ed è proprio sulla gestione della rabbia che Roman Coleman (Matthias Schoenaerts) deve agire, soprattutto perché necessita di perdonarsi per redimere ed esorcizzare tutto il proprio dolore. E lo fa grazie ad un programma di riabilitazione con la Pet Therapy che è condotto dall’anziano Myles (Bruce Dern). I detenuti, invece, vengono selezionati da una brava psicologa (Connie Britton).
Roman si avvicina così ad un cavallo indomabile che gli farà da specchio aiutandolo a liberare se stesso dal dolore e dall’autosabotaggio. Lo chiama Marquis e, grazie ai consigli di Henry (Jason Mitchell) riesce a domarlo, a montarlo e ad allenarlo per l’asta finale con la quale periodicamente si chiude il programma. Marquis però ha l’animo indomito, è un ribelle e non sa sottostare alle regole. Il cavallo conosce tuttavia un altro codice linguistico che non è quello della prevaricazione e del controllo ma è quello del cuore. Così Roman, mediante il suo amico a quattro zampe, guarda dentro di sé per riconoscere e dirsi ciò che non ha mai avuto il coraggio di rivelarsi.
Il film scorre ad un ritmo tutto suo…
La macchina da presa della regista francese Laure de Clermont-Tonnerre non è mai invadente. Il film, che si inserisce in un filone molto affollato (consiglio di vedere L’uomo che sussurrava ai cavalli, War Horse e Cry Macho), scorre con un ritmo tutto suo, raccontando una storia di per sé molto significativa. Purtroppo il lungometraggio non riesce a coinvolgere fino in fondo perché le emozioni sono per molto tempo congelate e neanche il bel finale riesce a liberarle del tutto. Merita comunque più di una chance. Trovi The Mustang su Netflix. Maria Ianniciello