The Night Manager, trama e recensione della serie tv in onda su SKY – The Night Manager, con un cast di grandi stelle (spunta un raggiante Tom Hiddleston – celebre per essere stato il fratello di Thor nel franchise Marvel – e un glaciale Hugh Laurie – era il Dr. House nella storica serie tv della FOX), si impone come una fra le produzioni televisive più accattivanti dell’anno, uno spy-drama mozzafiato ed elettrizzante che riesce a tenere incollato lo spettatore alla poltrona fin dal primo minuto. Particolarità questa fondamentale per il successo stesso della serie tv dato che, la maggior parte delle volte il genere spionistico, non sempre ha trovato fortuna fra il pubblico televisivo (e gli esempi si rincorrono il lungo ed il largo nell’enorme panorama moderno). Eppure sarà per il suo background culturale (il romanzo di riferimento è uno fra i più apprezzati dell’autore inglese) o per uno stile fresco e genuino nel tratteggiare una storia dai mille capovolgimenti che, la serie devoluta Susanne Bier, si conferma un esperimento grande televisivo, una delle poche produzioni di ultima generazione che racchiuse in sé tutti gli stilemi di un dramma spionistico d’annata insieme a tutte le caratteristiche di un racconto di stile e d’impatto visivo. Protagonista è appunto Tom Hiddleston che interpreta il ruolo di Jonathan Pine, ex soldato ora portiere di notte in alberghi di extralusso. Per puro caso intercetta alcuni documenti scottanti che inchiodano i loschi affari di un noto uomo d’affari, Richard Roper (Hugh Lauire). Ingaggiato dai servizi segreti inglesi, il Night Manager, si troverà immischiato in un gioco più grande di lui, fra inganni, doppi giochi e torbidi sentimenti amorosi. Il primo episodio è molto esplicativo, tratteggia infatti tutte le caratteristiche essenziali sia della storia che del protagonista, il secondo invece (che appunto andrà in onda questa sera), risulta essere ancora più convincente rispetto al primo, perché capace di sconvolgere il già precario equilibrio della storia. Quindi fino a ora la serie pare non avere grandi difetti strutturali dato che gli autori sono stati alquanto agili, nel rendere invitante un usuale spy-drama senza cadere nella trappola del già visto.
Infatti The Night Manager non è una serie innovativa o che porta grandi cambiamenti nel mercato di genere, è solo un crogiolo di grande intrattenimento, un prodotto seriale deciso, intelligente ed altamente appassionate, un’altra serie che conferma il grande appeal delle serie tv nate in terra inglese. Se a questo ci aggiungiamo un’atmosfera tesa e asfissiante, che alla lontana ricorda quelle di Fargo, una colonna sonora tagliente come una lama di coltello, il cast completa il quadro e rende tale il prodotto televisivo. Per Tom Hiddleston questo ruolo è una vera consacrazione, dato che grazie a uno sguardo languido e ad un viso spigoloso, queste caratteristiche fanno brillare il personaggio da lui interpretato; d’altra parte anche Hugh Lauire è convincente nel ruolo di villain seducente e pericoloso, dato che l’attore sembra avere la fisicità adatta per interpretare personaggi criptici ma dal grande fascino. Seppur visibilmente invecchiato, insieme a Tom Hiddleston, è la perla della show. Sgambetta poi Olivia Coleman (vista in passato in Broadchurch) alle prese con un ruolo molto difficile ma che, nonostante tutto, fa esplodere le sue doti da poliedrica attrice inglese.
Come si evolverà la storia e soprattutto cosa ci riverserà lo scontro finale fra Jonathan e Richard? Non resta che continuare nella visione della serie perché, se queste sono le premesse, sicuramente The Night Manager riuscirà ancora a stupirci. La serie è stata trasmessa in contemporanea con l’America ed ha avuto un tale successo che si pensa a un sequel anche se, i due attori principali, hanno confermato che se l’idea si dovesse concretizzare non saranno presenti nel cast. È stata inoltre la produzione inglese più twittata dell’anno, soprattutto dopo una focosa scena di sesso che vedeva fotografata tutta la bellezza fulminante di Tom Hiddleston.