“Tookah” è il nuovo lavoro di Emiliana Torrini, una cantante islandese di chiare origini italiane che fa della sua particolarissima vocalità un vanto e il pregio principale delle sue canzoni. “Tookah” è un termine che intende esprimere l’essenza dell’artista e, in qualità di neologismo inventato da lei stessa, esso assume tutti i connotati che l’artista intende attribuirvi; in questo caso si tratta di un passepartout in grado di connettere tutto e tutti.
L’aura angosciosa che sembra pervadere le sonorità delle nove tracce che compongono “Tookah” è, in realtà, un sentimento di melancolìa, un mood riflessivo, interamente teso alla ricerca della propria individualità, in lotta con un perenne dualismo. La title track del disco è un fiume in piena di emozioni, un vorticoso turbinio di sensazioni in bilico tra incursioni electro ed iniezioni speziate di chill out.
Il puntinismo minimalista di “Caterpillar” introduce il raro ed avvolgente calore di “Autumn Sun”: tiepido e tenue, il suono segue la voce di Emiliana che, liscia e morbida come seta, accarezza con eleganza e raffinatezza i sensi di chi ascolta. Le movenze leggermente più ritmate di “Home” relegano tutto il loro fascino alle sonorità quasi mistiche di “Elisabet” mentre ombre oscure invadono gli spazi dei pensieri. Paura inconsce e toni algidi si lasciano andare in “Animal Games” mentre il flusso dance delle pericolose tentazioni electro danno vita a “Speed of dark”. Ancora pelle, profumo e carnalità tra le note di “Blood red” che traghetta il disco all’apice della sensualità con le percussioni e i sospiri tormentati di “When Fever Breaks”.
Raffaella Sbrescia