Si è aperto ufficialmente ieri alle 18.00 l’ottava edizione di Torino Spiritualità, la kermesse che quest’anno mette al centro La Sapienza del Sorriso. Se sapienza vuol dire perfetta unione di conoscenza e umanità, allora la sapienza del sorriso è la risorsa di chi trova nel sorridere un argine alla rassegnazione, alla superficialità e all’individualismo. È la consapevolezza di chi, nonostante tutto, sente che l’uomo può essere infinitamente superiore a se stesso: capace di sfidare la mediocrità, di fronteggiare il dubbio, di stringere lo spiritoso in una mano e lo spirituale nell’altra.
Ad inaugurare la rassegna sono atti tre ospiti d’eccezione, Corrado Augias, Massimo Gramellini ed Elio, voce dell’irriverente band Elio e le Storie Tese, che hanno dibattuto intorno al tema del sorriso inteso come un efficace mezzo di comunicazione e come un potente strumento per ritrovare la serenità e la voglia di vivere.
Tra i numerosissimi appuntamenti della seconda giornata, in programma il 27 settembre 2012, si segnala l’incontro con Massimo Cacciari che terrà un meeting dal titolo Davvero Gesù non ride?. Uno dei massimi interpreti dell’apocalisse russa tra ‘800 e ‘900, Rozanov, denunciò come limite del cristianesimo l’assenza del riso nell’Annuncio. Tale critica ritorna in diversi autori dell’ultimo secolo ma è ravvisabile anche in precedenza come elemento ispiratore di gran parte del pensiero a-cristico, se non anti-cristico. È giustificata tale visione? Che cosa comporta la presenza o meno del riso nell’Annuncio? Di che cosa si può o si deve ridere? A queste domande cercherà di rispondere lo scrittore e giornalista italiano, che approfondirà il tema del sorriso nella Sacra Scrittura, in modo particolare nel Nuovo Testamento.
Ampio spazio anche alle altre religioni. Richard Gombrich affronterà il tema Amore e compassione. Mezzi di salvezza nel pensiero del Buddha. Il pensiero del Buddha è stato spesso frainteso: per gli ultimi duemila anni è circolata l’idea che la dottrina da lui predicata sia egoistica e che la salvezza si raggiunga attraverso un sentiero solitario. In realtà, qualità come l’amore e la compassione sono fondamentali nel suo insegnamento: anch’essi mezzi diretti ed efficaci per raggiungere il nirvana.
Il sorriso di appagamento nella spiritualità islamica del più grande maestro sufi, Ibn Arabi sarà al centro dell’incontro L’alchimia della felicità. Abd As Sabur Turrini mette a confronto la felicità del filosofo e la soddisfazione del santo musulmano prendendo spunto dall’opera L’alchimia della felicità. Lo Shaykh ‘Abd al Wahid presenta l’insegnamento vissuto del sufismo a partire da un’altra opera di Ibn Arabi, La saggezza dei Profeti.
Inoltre, si leggerà il Corano e discuterà di temi come la relazione tra mente e corpo e la vita dopo la morte; l’ironia nel dolore; filosofia, ascetismo e saggezza popolare dei Samnyasin; la resistenza al male. In serata uno spettacolo dedicato a San Francesco d’Assisi, Francesco. Canto di una creatura, con testi di Alda Merini, musiche originali di Lucio Dalla e voce recitante di Marco Alemanno.