Il Toronto International Film Festival 2014 è una delle kermesse cinematografiche più interessanti, ecco i i film e le anteprime mondiali
Si concluderà il 14 settembre la 39esima edizione del Toronto International Film Festival 2014, appuntamento imperdibile per cinefili e addetti ai lavori partito col botto il 4 settembre con la presentazione ufficiale di “The Judge”, attesissimo film di denuncia sociale con un inedito Robert Downey Jr. orfano dei panni e dell’ironia di Iron Man e qui in veste di esperto di legge. Quest’anno la prestigiosa vetrina della rassegna nordamericana presenterà 393 film tra cui ben 143 anteprime mondiali. Saranno tantissimi i titoli in programma, dalle commedie sofisticate ai thriller, dal biopic d’autore al crime movie, ma non mancheranno produzioni low-budget, film indipendenti che gireranno nel solo circuito distributivo nazionale e molti blockbuster che potrebbero contendersi gli Oscar. Oltre agli innumerevoli lungometraggi già visti nei festival internazionali, tra cui “99 Homes”, “Mr. Turner”, “Foxcatcher”, “The Manglehorn” e “Maps to the stars”, ci sarà anche un po’ d’Italia: “Hungry Hearts” di Saverio Costanzo, “Senza nessuna pietà” di Michele Alhaique e la serie tv dei record “Gomorra”. Tra i film della sezione Galas spicca “The Equalizer”, adattamento cinematografico della serie poliziesca anni ottanta di Antoine Fuqua con Denzel Washington, Chloë Grace Moretz e il redivivo Bill Pullman. È la storia di Robert McCall, agente investigativo in pensione che si finge morto e poi torna nel vivo dell’azione a causa di Teri, una prostituta che vuole salvare ma che lo sprofonderà nei pericolosi tranelli della mafia russa. Se un altro ex supereroe come Chris Evans si libera dello scudo a stelle e strisce di Captain America ed esordisce alla regia con la romantic comedy “Before we go”, la voce del jacksoniano drago Smaug Benedict Cumberbatch diventa Alan Turing nel biopic di Morten Tyldum “The Imitation game”. Il film narra la vicenda biografica del matematico che inventò il calcolatore Bomba durante la Seconda guerra mondiale per decriptare il Codice Enigma che permetteva alle Potenze dell’Asse una stabile comunicazione. Condannato alla castrazione chimica a causa della sua omosessualità, Turing si tolse la vita nel 1954. Struggente la performance mimetica di Cumberbatch, talentuoso attore teatrale prestato al cinema. Di non minore intensità e possibile jolly nella prossima edizione della notte degli Oscar è “The Theory of everything”, accolto tra scroscianti applausi, altro interessante biopic che svela i retroscena sentimentali della coppia formata dal celebre astrofisico Steven Hawking e sua moglie Jane Wilde. In uscita nelle sale il 7 novembre il film di James Marsh ripercorre le tappe della vita londinese di Hawking, impersonato da Eddie Redmayne, mentre Wilde è la giovane Felicity Jones. Per la serie “ritratti di grandi uomini” rivive sul grande schermo anche la carriera del grande scacchista Bobby Fischer in “Pawn Sacrifice” di Edward Zwick con Tobey Maguire e Liev Schreiber. Tra gli altri titoli attesi che infiammeranno, faranno piangere o divertire gli spettatori nella prossima stagione cinematografica, impossibile tralasciare “Nightcrawler” dell’esordiente Dan Gilroy, in cui Jake Gyllenhaal è “lo sciacallo” Lou, impenitente filmmaker delle angosce metropolitane. Sempre munito di cinepresa riprende scene strazianti e sanguinarie e poi le vende agli show televisivi, finché un giorno si scontra con due temibili assassini. Da menzionare nel nutrito programma del Toronto Film Festival gli attesi ritorni di François Ozon (“The new girlfriend”), Jean-Marc Vallée (“Wild”) e Noah Baumbach (“While we’re young”), mentre sono sempre garanzia di successo e qualità artistica le performance di Julianne Moore, presente in scaletta con “Still Alice”. Chiude la rassegna “A little chaos”, dramma in costume ambientato in epoca settecentesca con Kate Winslet diretta da Alan Rickman. Attore feticcio e mascotte di questa edizione del festival canadese è Bill Murray che, in occasione del suo “special tribute day” e del trentennale di “Ghostbusters”, è omaggiato con la proiezione dell’iconico cult di Ivan Reitman, di “Stripes”, “Ricomincio da capo” e dell’ultima fatica “St.Vincent”, in cui Bill è un vecchio pensionato che stringe amicizia con un dodicenne. Come ogni anno il festival internazionale di Toronto è un’ esauriente panoramica su tutto il cinema che vedremo in sala e sulle piccole opere indipendenti. L’unico rammarico di quest’anno è l’assenza di “Gone Girl” e “Inherent Vice”, opere rispettivamente di David Fincher e Paul Thomas Anderson, entrambe in anteprima mondiale al New York Film Festival.
Vincenzo Palermo