Poco più di una settimana e si aprirà la sessantaseiesima edizione del Festival di Cannes, in programma proprio dal 15 al 26 di maggio. Vi abbiamo già fornito nelle scorse settimane una serie di anticipazioni su quelli che saranno i film in gara e, soprattutto, sui registi che rappresenteranno il nostro Paese, ma ora che il festival è davvero alle porte non possiamo che tornare a parlarne.
Due, come sappiamo, le pellicole italiane che saranno presentate durante la kermesse. La prima è in corsa per la Palma d’oro e si tratta dell’ultimo lavoro firmato da Paolo Sorrentino, ossia “La grande bellezza”, che uscirà nelle sale tra un paio di settimane. Al centro della narrazione del film c’è la vicenda di Jep Gambardella, un giornalista sessantacinquenne che anche questa volta è interpretato da Toni Servillo. Ambientato in una Roma che affascina, il film racconta di un uomo che si muove in ambienti mondani, tra dame d’alta società, politici, criminali e nobili decaduti. Accanto a Servillo altri attori famosi, tra cui Carlo Verdone, Sabrina Ferilli e Giorgio Pasotti.
Occhi puntati, poi, sulla seconda pellicola italiana, che sarà proiettata durante il festival collaterale “Un certain regard”. Stiamo parlando del primo film firmato da Valeria Golino, ossia “Miele”, attualmente nelle sale italiane. Una storia, quella narrata dalla Golino, che racconta di “Miele”, soprannome dato a una giovane donna che cerca di alleviare le sofferenze di chi ha bisogno di aiuto, anche e soprattutto nel prendere una decisione drastica.
Ma al di là ai due film italiani, in corsa per la Palma d’Oro ci sono i lavori di grandi registi. Stiamo parlando dei fratelli Coen con “Inside Llewyn Davis”, Roman Polanski con “La Venus a la Fourrure”, Steven Soderbergh con “Behind the Candelabra”, il regista americano James Gray con “The Immigrant”, Valeria Bruni Tedeschi, che con il film francese “Un chateau in Italie” in parte rappresenta anche il nostro paese, il regista tunisino Abdellatif Kechiche (autore di “Cous Cous”) con “Le blue est une couleur chaude”, Alexander Payne con “Nebraska”, l’iraniano Asghar Farhadi con “The Past”, Arnaud Desplechine con “Un indienne des plaines”, Francois Ozon con “Jeune et Jolie” e Nicolas Winding Refn con “Only God Forgives”.
Ad aprire l’edizione 2013 del festival ci penserà, infine, il film fuori concorso di Baz Luhrmann, ossia “Il Grande Gatzby”, ultima trasposizione per il grande schermo dell’omonimo romanzo di Francis Scott Fitzgerald.
Non resta che attendere l’inizio del festival.