Più di una conferenza stampa, un vero e proprio talk show quello che si è tenuto stamattina presso il Teatro Trianon di Napoli per la presentazione della nuova stagione invernale. Sulla scia dell’interessante percorso artistico e culturale intrapreso lo scorso anno, il teatro pubblico del centro antico della città partenopea ha presentato un ricco cartellone di eventi che punteranno all’innovazione senza, tuttavia, dimenticare i cardini della più radicata tradizione popolare. Diciotto saranno i titoli in calendario e, come sottolineato dal presidente del teatro Maurizio D’angelo, i concetti su cui si baserà l’attività del Trianon saranno, come di consueto, fare sistema, fare cultura, fare turismo: «Il Trianon che abbiamo in testa è un avamposto di cultura, una sorta di “factory” intesa come punto di riferimento per mettere il teatro in relazione con altri linguaggi artistici, in primis, la musica. Dopo le disgrazie finanziarie che hanno interessato il teatro negli scorsi mesi, ha continuato il Presidente,la regione Campania, che è il socio di maggioranza del Trianon, ha riconosciuto il grande valore del teatro ed è riuscita a raggiungere i necessari accordi finanziari per lasciarci proseguire nel nostro percorso».
Della stessa idea l’entusiasta Direttore Artistico del Trianon Giorgio Verdelli: « Vedere tanti artisti qui con noi, questa mattina, è un fatto davvero importante, significa che il teatro gode di grande affetto e che, nel corso degli anni, è riuscito ad acquisire l’immagine di un luogo di ritrovo per l’arte, la musica e la cultura».
Proprio di cultura si è ampiamente parlato in conferenza stampa, ribadendo, a più riprese, la voglia di riprendere un percorso di arricchimento che, per troppi anni è rimasto in stand by e che, sulla scia di un rinnovato entusiasmo, potrà portare la ricca ed eccellente tradizione artistica locale e nazionale, ai fasti di un tempo:« con una programmazione che integra la “parte napoletana e la parte europea”, ha sottolineato Verdelli, il Trianon intende concepire il progresso come il risultato di scambi». Proprio gli scambi saranno, infatti, il fulcro degli eventi in programma: l’inaugurazione, prevista per il 9 ottobre, sarà affidata al noto batterista Carl Palmer mentre l’evento più insolito sarà quello che vedrà Monica Guerritore nei panni di cantante con le poesie di Alda Merini nello spettacolo intitolato “Mentre rubavo la vita”. Un altro progetto assolutamente anticonvenzionale sarà The dark side of the mandolin in cui il trio Squillante-Ariani-Fusillo si diverità a reinterpretare “The dark side of the moon” dei Pink Floyd a suon di mandolino, mandola e mandoloncello. Grande mattatore della conferenza stampa l’eclettico Peppe Barra che, nel presentare la tradizionale “Cantata dei pastori” natalizia, ha ribadito, a gran voce, l’urgenza di ridare prestigio all’immenso patrimonio culturale italiano: « La cultura sta morendo perché ognuno pensa di essere colto. La “Cantata dei Pastori” è l’ultima superstite tra le rappresentazioni sacre più antiche,ha continuato Barra, nessuno ha il coraggio di investire sulla cultura, ma io continuerò a lottare finchè ne avrò la forza», ha concluso l’artista.
Il cartellone del Trianon vedrà ampi spazi riservati alla musica con il concerto del 1 novembre dei Virtuosi di San Martino, il live di Simona Molinari, la presentazione del dvd degli Osanna ed il coinvolgente blues di Gennaro Porcelli, in uscita col nuovo disco “Alien in transit”.
Il concerto tributo alla straordinaria Titina De Filippo, lo spettacolo satirico intitolato “Il montagnone” con Patrizio Rispo, Mario Porfito e Mario Insenga e lo storico viaggio musicale “Dal Vesuvio al cupolone” chiuderanno, infine, la prima parte di una stagione davvero per tutti i gusti.