Uno shakerato di note per The Mad Scramble

260_STILLANOTHERNIGHTCAPNuovoDieci drink in copertina per il terzo album dei The Mad Scramble dal titolo “Still another nightcap”. Uno shakerato di note e parole per un drink sonoro da sorseggiare con la dovuta attenzione.  Perfetto da ascoltare soli o in compagnia, questo cocktail profumatissimo di r&b è il frutto del lavoro di dieci musicisti di ottimo livello: MR. Steve (Stefano Toboga) front man, basso e voce, Mr. Roby ZZ (Roberto Lizzi) chitarra solista, Mr. Tex (Flavio Tessano) chitarra ritmica, Mr. Fabulous (Fabio Veronese) piano e organo, Mr. Alex (Alessandro Mansutti) batteria, El guanaco (Fabio Malisani) percussioni, Mr. Fred (Giuseppe Orselli) trombone, Mr. Flyin’ (Gabriele Metalli) tromba, Mr. Joe (Giovanni Bertoli) sax e Mr. Winnie Dee (Winston Douglas) Dj/Spinning Board vengono tutti da Udine e dintorni ma il loro sound, nato dal loro incontro, avvenuto nel 1998, spazia in un range molto vasto di generi. Soul-funky-r&b sono i tratti distintivi delle nove tracce ( più una versione rimaneggiata di “You and I” , già contenuta nel disco).

La dimensione ideale dei The Mad Scramble è naturalmente il live ma anche nel disco è facile notare la grinta ed il carisma black non solo di Stefano Toboga ma anche la personalità decisa di tutti gli altri componenti del gruppo. La corposa ritmica della batteria di Alessandro Mansutti ci introduce, infatti, nel sogno di metà anni ’30 descritto da “If I”. La calda voce, sensualissima ed attraente di Toboga traghetta l’ascolto in un felice angolo di relax. Un giro di  basso deciso e potente è la chiave di lettura di “The road” mentre “Every new love” colpisce con semplicità. Le percussioni di “My dear” lasciano trasparire una dimensione più lasciva e ritmata che diventa sorniona sulle note de “Love is the best way to cheat”. I toni si fanno drasticamente più intimi e malinconici con il pianoforte di “Listen” mentre l’animo di avvinghia alle paure e ai perché di “It’s not all about you” e “You and I”, il funky tale del disco. Fiati soul e psichedelici impregnano le parole di “Beauty is inside”, un inno cantato a pieni polmoni per conferire alla band un carattere suadente e peculiare al contempo.

Raffaella Sbrescia

Commenti

commenti

Lascia un commento

Torna in alto