Grande serata di danza al Teatro Mengoni Magione di Perugia quando, venerdì 8 febbraio 2013 alle ore 21, andrà in scena “Vuoti d’aria”, su progetto e coreografie di Amina Amici, danzatrice e coreografa umbra di ormai consolidata esperienza anche internazionale, da sempre affascinata dal pensiero scientifico e da coloro che in osservazione mettono in luce e ci rivelano nuove verità e nuove realtà, da coloro che, pur sapendo, continuano ad osservare e a mettere in discussione.
La domanda fondamentale che ha portato all’ideazione e alla realizzazione dello spettacolo è: dove nascono le forze che originano i moti del corpo? Nella fisica la materia era inizialmente considerata un insieme continuo, oggi si dice invece essere composta per oltre il 99 per cento di vuoto.
Che cos’è il vuoto? L’aria, per esempio, percepita ad occhio nudo come invisibile o visibile solo sotto forma di vento che sposta le cose è comunemente vissuta come assenza di materia, vuoto. Materia è tutto ciò che occupa spazio, uno spazio concepito a più dimensioni di relazione. Dal microcosmo al macrocosmo e viceversa. La materia è concepita nella sua dimensione fisica ed energetica, massa ed energia. Da qui le diverse qualità in cui essa si può esprimere diventano spunto di esplorazione delle dinamiche umane.
Il progetto muove anche dalla percezione delle condizioni esistenziali e motivazionali della nostra società, che, in questo momento storico, sembra essere caratterizzata da un moto d’inerzia e forme disgreganti. Si apre lo sguardo alla crisi come opportunità di attingere alle forze che ci connettono ai mondi visibili e invisibili che ci circondano e costituiscono, cosicché, da astratti, possano diventare fonte concreta di propulsione vitale nell’attuare trasformazioni e cambiamenti. Corpi in movimento che spostano, muovono, rimettono in circolo per ridare dinamica, per rinnovare e costruire.