Woody Allen e il nuovo film ‘Un colpo di fortuna’

Recensione del nuovo film ‘Un colpo di fortuna di Woody Allen’

Come sempre gioca con la luce Woody Allen nel suo nuovo film ‘Un colpo di fortuna’ spingendosi anche oltre i suoi precedenti lavori e innovando ancora. La luce in questa black comedy (qualcuno ha definito la pellicola un thriller) è l’elemento dominante che, insieme alla musica, la quale rievoca i celebri sketch del cinema comico muto, definisce la psicologia dei personaggi, forse più di mille parole.

Non che in questo film Woody Allen non abbia dato risalto ai dialoghi, tutt’altro. Ma l’angolazione della luce è il vocabolario espressivo di questa commedia. La luce è tendenzialmente calda e ricorda un tramonto estivo o i raggi del sole che filtrano da una tendina gialla e creano un’atmosfera abbagliante in un locale adeguatamente illuminato oppure la lampadina di una abat-jour.

Ed è così che la luce cambia quando l’atmosfera diventa sinistra e il volto dell’antagonista, Jean (Melvil Poupaud), diventa viola. Il lato più oscuro di Jean si palesa solo agli spettatori. Così in una delle scene più belle dal punto di vista visivo il volto di Jean assume un doppio colore nella medesima inquadratura: bianco da un lato, violetto dall’altro.

Trama del film di Woody Allen

In Un colpo di fortuna Woody Allen pone al centro della sua storia, tutta ambientata in Francia e con un cast di attori francesi, Fanny (Lou De Laâge) e Jean che sono una coppia molto affiatata e invidiata. Lui è ricco, anche se non si sa bene come sia riuscito a diventare miliardario. Lei lavora in un’agenzia immobiliare. Fanny è bella, è nata in America, ed è affidabile, ma quando incontra Alain (Niels Schneider), un suo ex compagno di scuola, che comincia a frequentare assiduamente, mette in dubbio l’amore per il marito. Quest’ultimo inizia ad avere dei sospetti sulla bella consorte e assume un investigatore privato.

 Woody Allen indaga ancora nelle dinamiche di coppia creando un personaggio maschile, Jean, che ha un doppio volto. Rispetto ad altri suoi personaggi squilibrati ed ossessivi, Jean – un po’ come Chris Wilton di Match Point– è un arrampicatore sociale. Ma a differenza di quest’ultimo non è né geniale né davvero machiavellico. E’ un impulsivo che assolda sicari che non sanno sparare col fucile. In fondo Jean è un mediocre.

Chi invece la sa lunga è la madre di Fanny (Valérie Lemercier) che subito inquadra la situazione, mostrandosi scaltra. Alain invece rappresenta a mio avviso Woody Allen da giovane, la cui ingenuità è stata fatta a pezzi da un essere cinico che non guarda in faccia a nessuno pur di ottenere successo e stima anche grazie alla sua bellissima moglie che funge da soprammobile. Anche in Un colpo di fortuna il caso si prende gioco dei personaggi con un finale tragicomico che ci spiazza. Maria Ianniciello

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