Ho scritto diversi editoriali sulle donne, eppure penso che non sia mai abbastanza, penso che “la macchina del fango” – come la definisce Roberto Saviano e come ho più volte ricordato anche nell’articolo “Donne! Il potere è in voi” – è sempre in azione, sotto vesti diverse; tante volte a gettare il fango sono proprio le donne che, riprendendo quanto scritto nel pezzo “Donne che giudicano altre donne”, spesso non riescono a unire le forze. A tal proposito voglio raccontarvi una storia magica eppure così tristemente reale. Le protagoniste sono due amiche per la pelle, unite più che mai da un legame che sembrava indissolubile, agguerrite e con tanti sogni nel cassetto. Ma il passaggio dall’adolescenza all’età adulta è spesso traumatico e nasconde molte insidie: a volte una frase non detta, un aiuto mancato oppure parole pronunciate con troppa leggerezza ma anche l’assenza di un chiarimento possono rovinare un rapporto nato durante l’infanzia. La domanda è: può un’amicizia farsi travolgere dalle circostanze della vita? No, non può. Se è una vera amicizia, non può. Questa l’opinione corrente. Eppure, abbattendo le barriere dell’Ego, ci si rende subito conto che la vita è come un sentiero, lungo il quale incontriamo persone che camminano, spesso inconsapevoli, su percorsi non analoghi al nostro. Perché si tratta solo di un’altra strada che si interseca con la nostra. Niente di più. Ogni individuo procede con una propria andatura verso la maturazione. Le due amiche dovevano quindi prendere vie diverse per la loro evoluzione spirituale e intellettuale. La separazione, però, può essere dolorosa, se non per entrambe almeno per una. Ed è proprio per far fronte a questo profondo dolore che nasce il conflitto, il quale si acutizza perché a provarlo è una donna, con una sua natura ciclica e con una sua autostima, il più delle volte resa al minimo dalla società. A questo punto nascono il rancore e quindi il giudizio per le scelte dell’altra. Donne contro altre donne, le quali potrebbero crescere ed evolversi magari prendendo spunto da quell’amica che ha raggiunto un obiettivo, come la nascita di un figlio oppure un successo lavorativo. Non ha importanza quale esso sia. L’importante è che ogni scelta venga fatta liberamente senza alcun condizionamento. Soltanto così si potrà solo provare gioia per il buon risultato conseguito da una vecchia amica…
Maria Ianniciello