Quante volte parliamo senza pensare e quante volte le nostre parole sono fraintese, creando equivoci che portano a spaventosi litigi. La libertà: un termine usato sino allo spasimo, tanto da perdere di significato. Nessuno è veramente libero poiché siamo imprigionati nella rete che la società (noi) ha costruito nel tempo; siamo imprigionati nei luoghi comuni e nei pregiudizi di chi crede che il proprio pensiero sia assoluto e onnipotente, dimenticando che tutto è fin troppo relativo e che la nostra mente, come affermano alcuni psicologi, vede solo ciò che vuole vedere, mentre trascura le altre cose, forse quelle più profonde. Abbiamo un velo di maya davanti agli occhi che non ci permette di raggiungere la felicità e che ci fa perdere la nostra vera natura. Questo non significa che l’etica non esiste; anzi la morale è importante perché, se utilizzata bene, crea una società più giusta e democratica. Ma per fare questo servono le giuste parole. E’ importante capire che l’essere umano non è un’isola in quanto grazie al linguaggio comunica con i propri simili; le guerre…i litigi nascono, a mio avviso, proprio dall’incapacità di comunicare che non significa non saper parlare. Chi non sa comunicare parla ma non dice, sente ma non ascolta, proprio come la coppia del film Revolutionary Road. Maria Ianniciello