Thomas Carlyle in Passato e presente (1843) affermava: «Felice colui che ha trovato il suo lavoro; non chieda altra felicità». Quante volte abbiamo ascoltato o letto che il lavoro è un diritto, un dovere, una necessità? Molte volte dimenticando che, come ho già avuto modo di scrivere tempo fa in un altro editoriale, il lavoro è soprattutto una conquista, oltre ad essere un diritto. Quando si ottiene qualcosa con troppa facilità non se ne apprezza il valore, almeno il più delle volte è così perché l’uomo non è nato per vivere nella staticità, tanto che alcune ricerche dimostrano che quando una persona smette di avere degli obiettivi muore nell’anima e di conseguenza anche nel corpo. In quanto mente, corpo e spirito sono un tutt’uno. Trascorriamo gran parte della vita lavorando, quindi è impensabile che ciascuno di noi svolga un lavoro che non ama. Sarebbe controproducente. Significherebbe vivere nell’insoddisfazione quotidiana. Significherebbe sprecare la propria vita che è una e quindi, dopo la morte, non ci viene offerta una seconda chance. Almeno non come esseri umani. Abbiamo il potere di scegliere il nostro destino, anche se i media affermano il contrario con statistiche alla mano. Anche se tutto sembra perduto. Il segreto? Chiudere gli occhi e chiederci qual è la strada da intraprendere. Seguire il flusso, calmare la mente e non vivere nella preoccupazione quotidiana. Nessun essere vivente è più preoccupato dell’uomo. Eppure la maggior parte delle paure sono immaginarie, così come accade a Truman, interpretato da Jim Carrey, che vive in un grande reality show e soltanto l’amore gli darà la forza di superare la paura per immergersi nella realtà. Così come accade ai protagonisti del film Upside Down che sfidano la forza di gravità grazie al loro grande amore. Lavorate, anzi lavoriamo con amore. Viviamo con amore. Doniamoci alla vita seguendo il flusso anche quando le cose ci sembrano difficili, anche quando il cielo si fa nero sopra di noi. Perché dietro quelle nuvole scure c’è il sereno. Perché la vita è un dono meraviglioso e non possiamo sprecarla trascorrendo il nostro tempo nell’insoddisfazione generale. Questi concetti, se interiorizzati con l’esercizio costante, ci daranno grandi soddisfazioni in ogni settore della vita. Ma prima di fare questo è indispensabile chiederci dove vogliamo andare e capire se il treno su cui siamo saliti è quello giusto. Solo noi conosciamo la strada da intraprendere, nessun altro!
In bocca al lupo a te caro lettore che ti accingi a entrare nel mondo del lavoro…
Maria Ianniciello