"L’Italia è il paese dei diplomi, delle lauree, della cultura ridotta soltanto al procacciamento e alla spasmodica difesa dell’impiego"


di Maria Ianniciello

La scuola ha perso la sua originaria funzione e non negli ultimi anni, se già Carlo Levi in “Cristo si è fermato ad Eboli” scriveva che l’Italia è il paese dei diplomi, delle lauree, della cultura ridotta soltanto al procacciamento e alla spasmodica difesa dell’impiego. Ma qual è la funzione originaria della scuola? Educare. Il buon educatore supporta l’alunno nel processo di crescita aiutandolo a capire quali sono le sue reali attitudini per poi svilupparle mediante lo studio consapevole. Insomma la scuola deve insegnare allo studente a pensare senza pregiudizio. Purtroppo però, come scriveva Levi, ancora oggi molti docenti  (non tutti s’intende) si limitano a trasmettere una serie di nozioni senza amore e con apatia forse perché disamorati della loro professione, forse perché non stimolati abbastanza o ancora perché hanno scelto di diventare docenti solo per il fatidico posto fisso. Questo è il male della società italiana, da Nord a Sud (soprattutto a Sud, dove l’unica chance, almeno fino a qualche anno fa, era l’impiego statale, proprio come nelle colonie). Ecco perché quasi tutti i settori della vita socioeconomica italiana sono in crisi: a scuola non si insegna al giovanissimo allievo a credere in se stesso e a dare il meglio in quel che fa. E oggi stiamo pagando a caro prezzo gli sbagli del passato soprattutto nel Meridione, dove la classe dirigente pur di preservare se stessa barattava i posti pubblici in cambio di voti vendendosi l’anima senza pensare al futuro dei propri discendenti. Non entriamo nel merito dei perché e dei come per non uscire “fuori tema”.  Comunque sta di fatto che per risollevare l’Italia è necessario partire dalla scuola a Sud, come a Nord. Perché l’Italia non si ferma a Roma. Ma questa è un’altra storia…
Comunque credo che l’essenza dell’educazione possa essere racchiusa nel monologo di Williams nel film Genio Ribelle. 

14 aprile 2012 ore 9.00

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4 commenti su “"L’Italia è il paese dei diplomi, delle lauree, della cultura ridotta soltanto al procacciamento e alla spasmodica difesa dell’impiego"”

  1. Il monologo di Williams è esemplare, ma è un monologo, non un dibattito. Così anche attualmente, in Italia o altrove, più che la constatazione del dissesto esistente, occorre riaprire il dialogo a partire proprio dall'interno della scuola.
    Un caro saluto
    PS ma occorre proprio questa domostrazione che non sono un robot? mi sembra una prassi fastidiosa per chi deve lasciare un commento ed ormai obsoleta, che molti hanno da tempo eliminato.

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