SBATTI IL MOSTRO IN PRIMA PAGINA

© Retroman - Fotolia.com
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«Sbatti il mostro in prima pagina senza alcun ritegno, senza alcun limite». Questo è l’imperativo categorico del giornalismo odierno, soprattutto italiano, dove si creano dei veri e propri casi mediatici. Tutto è cominciato con Tangentopoli, quando  pur di dare la notizia, molte emittenti e giornali nazionali hanno, senza alcun ritegno, calunniato persone ancor prima che la giustizia facesse il suo corso. La scena si è ripetuta con Calciopoli e adesso con il Calcio Scommesse. Preciso: la giustizia deve indagare e quindi punire i colpevoli ma, considerati i danni psicologici e economici che i media possono causare agli indagati, è necessario andare cauti e quindi, prima di pubblicare le foto o mandare in onda le immagini  del mostro sulle prime pagine o nelle aperture dei Tg, è indispensabile verificare, senza utilizzare quel “sembra” tanto di moda nel giornalismo italiano. Il sembra è la morte del giornalismo. E invece, pur di fare lo scoop e dare la notizia prima della concorrenza, si tenta l’impossibile scatenando una vera e propria caccia alle streghe. Poi se il presunto indagato ha un nome importante è meglio; non importa se non ha ricevuto l’avviso di garanzia. Dobbiamo “sputtanare” proprio tutti! Anzi, non tutti. In quanto i veri delinquenti, quelli che fanno veramente paura, oppure quelle personalità che detengono il potere sono intoccabili. E quindi si costruiscono i capri espiatori, lasciando intatto un sistema marcio e corrotto!

Maria Ianniciello

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