Una settimana ricca di successi, quella appena trascorsa, per Carlo Truppi, architetto e professore ordinario di Progettazione ambientale, che lo scorso 27 ottobre ha ritirato la segnalazione di merito nell’ambito del Premio nazionale di Arti letterarie “Città di Torino” presso la sala conferenze della Galleria Civica d’Arte Moderna di Torino per il suo In difesa del paesaggio (Electa, 2011). Nello stesso pomeriggio, nella biblioteca “Marco Guerra” di Reggio Emilia, il suo ultimo romanzo In concerto (Edizioni SE, 2012) è stato proclamato vincitore del premio “Città del Tricolore”.
Il primo riconoscimento – consegnato alla presenza delle autorità cittadine – è andato a un’opera che riassume l’impegno dell’eclettico Truppi che da sempre studia le connessioni tra l’architettura e gli altri campi del sapere, in riferimento ai luoghi nelle arti figurative e nel cinema. «Promuovere la difesa del paesaggio – ha dichiarato Truppi – significa perseguire una politica della bellezza, orientata al recupero e al consolidamento dell’identità dei luoghi, individuandone gli archetipi da rivendicare e valorizzare».
La componente estetica assume dunque una rilevanza fondamentale per rinnovare le relazioni tra la forma dell’ambiente, il sistema dei segni dell’esistente e le proposte progettuali. Perché come denunciava Italo Calvino, il “sovrapporsi geometrico di parallelepipedi… di qua e di là”, tipico dei centri urbani contemporanei, diviene infatti un’offesa e una compromissione del paesaggio.
Il secondo premio, l’architetto-scrittore, lo riceve per un romanzo (In concerto) che affronta da una prospettiva nuova lo sbarco dei clandestini sulle coste siciliane. Kristina e Yuli, madre e figlia, trovano rifugio, assieme ad altri, in un peschereccio, dove un artista, Paolo, lavora come volontario. Da qui comincia un “viaggio nell’isola e nella memoria” dove i ruoli dei tre protagonisti si mescolano. Dalla Sicilia la narrazione si sposta a Beslan, città russa dell’Ossezia (dove nel settembre 2004, una scuola venne occupata da terroristi ceceni che fecero una strage di civili), per un finale sorprendente.
Carlo Truppi è un architetto che si occupa dei processi di realizzazione dell’architettura e delle connessioni tra l’architettura e altri campi del conoscere e dell’esprimere. Nel 1999 ha realizzato un protocollo d’intesa tra l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici e la Facoltà di Architettura di Siracusa per l’istituzione di una Scuola di Alta Formazione sulle “Tecnologie di intervento per il recupero edilizio ed urbano”. In qualità di diretto di tale Scuola ha organizzato numerosi convegni e seminari, con varie personalità del mondo della cultura e del progetto, tra cui James Hillman, Kengo Kuma, Wim Wenders. Curatore di collane su architettura e ambiente per la casa editrice Liguori di Napoli e la casa editrice Edizioni della Meridiana di Firenze dal 2005 è direttore del Dipartimento ARP.