Ci sono “Sarabanda finale” e “Soldati” di Mario Sironi e “Gli orrori della guerra” di Gaetano Previati. E poi ancora “Allegoria della Vittoria sull’esercito in marcia” di Plinio Nomellini, “Le Joueurs de cartes” di Fernard Léger e “Cadavere sul filo spinato” di Otto Dix. Il tema, come si può intuire, è sempre e solo uno: la guerra. In occasione del centenario dello scoppio del primo conflitto mondiale, la Fondazione Carichieti di Chieti ha appena inaugurato l’esposizione dal titolo “Sironi e la Grande Guerra. L’arte e la prima guerra mondiale dai futuristi a Grosz e Dix”. Allestita negli spazi di Palazzo de’ Mayo e visitabile sino al 25 maggio 2014, la mostra ha ricevuto l’Alto Patrocinato del Presidente della Repubblica ed è parte del ricco calendario ufficiale delle Commemorazioni del Centenario Prima Guerra Mondiale 2014/2018.
LA MOSTRA – Curata da Elena Pontiggia, l’esposizione raccoglie più di cinquanta opere realizzate da artisti del calibro di Giacomo Balla, Carlo Carrà, Fernand Léger, George Grosz, Otto Dix e Gaetano Previati e intende dedicare particolare spazio all’opera di Mario Sironi, futurista che insieme a Umberto Boccioni e a Fortunato Depero si è particolarmente distinto su scala europea. Artista protagonista della mostra, per la prima volta vengono analizzate le sue opere del periodo della prima guerra mondiale, quelle realizzate proprio tra il 1915 e 1918 e incentrate sul tema del conflitto.
Il percorso espositivo si apre con opere di maestri europei tra cui Léger, di cui è in mostra il disegno del 1915 “I giocatori di carte”, Otto Dix con “Schützengraben in der Champagne” (del 1916) e Grosz, con il suo tragico “1917”. In seguito è la volta degli artisti italiani: da Previati (Gli orrori della guerra, 1917) a Nomellini, (Allegoria della vittoria sull’esercito in marcia, 1919), passando per futuristi come Balla, Carrà, Depero, sino a raggiungere le sale interamente dedicate a Sironi. Ad aprire questa sezione della mostra ci pensano, nello specifico, le vignette satiriche contro gli austro-tedeschi: realizzate durante il conflitto, molte delle vignette esposte sono state realizzate per la rivista “Il Montello”. Accanto ai successivi e commoventi ritratti realizzati da Sironi a soldati e ufficiali, particolare attenzione la meritano due opere monumentali: si tratta della grande tela della “Vittoria alata”, eseguita nel 1935, e dell’imponente composizione “Soldati”, realizzata nell’anno successivo.
Fino al 25 maggio 2014
Palazzo de’ Mayo, Chieti
Orari: da martedì a venerdì dalle 10 alle 13, sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20. Chiuso il lunedì
Ingresso libero
Info: www.fondazionecarichieti.it