A MILANO LA FESTA DEI VICINI PER DIRE NO ALLA SOLITUDINE

© Diego Cervo - Fotolia.com

Quattro quartieri della periferia di Milano, caseggiati popolari, anziani che scacciano la solitudine ritrovandosi in cortili e piazze per scambiare due parole e incontrarsi in allegria. Convivialità semplice, dove ognuno si sente a suo agio e riceve, in un pomeriggio caldo di fine luglio, un momento di attenzione, un gesto di sincera cordialità.

Piazzetta Capuana a Quarto Oggiaro, ma anche viale Mar Jonio a San Siro, piazza Bruzzano e il Centro anziani Villa Finzi a Gorla: luoghi della città oggi trasformati in piccoli ritrovi, primo esperimento della Festa dei Vicini, realizzata dal Comune nell’ambito del Piano annuale per la socialità e contro la solitudine. Vi hanno partecipato alcune centinaia di persone, primo tentativo di ricucire i rapporti tra chi abita nello stesso caseggiato, tra gli anziani che escono di casa sempre meno.

«Alla prima Festa dei Vicini hanno partecipato centinaia di persone, tra cui tanti anziani in tutti e quattro i quartieri: momenti di incontro semplici ma che hanno saputo coinvolgere tutti. Una passo avanti per combattere la solitudine. Oggi abbiamo raggiunto l’obiettivo, ma il Piano per la socialità e contro la solitudine continua e, anche ad agosto, avremo tante iniziative. Ringrazio tutti coloro che oggi hanno collaborato e ci hanno dato una mano nell’organizzazione della festa», ha detto l’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino.

A questi quattro appuntamenti si è unita una quinta festa nel tunnel della Stazione Centrale, per chi una casa non ce l’ha, organizzata da “Sos Stazione Centrale”. Festa multietnica, all’insegna della multiculturalità e della convivenza di religioni diverse, con un esempio di rispetto e condivisione raro. Cristiani e musulmani hanno cenato tardi, al calar del sole, per poter includere nella festa e nel convivio anche i senzatetto musulmani. Spezzare il pane insieme per far festa, senza pregiudizi.

L’esperienza della Festa dei Vicini è un evento nuovo per Milano ma non per l’Italia e per altre Nazioni europee dove, dall’inizio del Duemila, si svolge in tante metropoli: da Parigi (dove è nata) a Londra, da Vienna a Stoccolma, da Madrid a Berlino. In Italia hanno aderito molte città, tra cui Roma, Napoli, Torino, Bologna, Cagliari, Bari, Pescara, Reggio Calabria, Catania, Modena. In Lombardia: Brescia, Varese, Pavia, Sondrio e, da oggi, anche Milano.

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