Secondo appuntamento a Pordenone per “Vero o falso”, XIII edizione del ciclo di conversazioni d’arte proposte dal Centro Iniziative Culturali Pordenone, a cura del critico d’arte Fulvio Dell’Agnese: un piacevole excursus attraverso la storia del falso in arte, visto che – sottolinea Dell’Agnese – «l’autenticità sembra essersi staccata da cose e persone come le ombre dai loro corpi in un film di Dreyer». Nella Sala Appi del Centro culturale Casa Zanussi di Pordenone, martedì 12 febbraio, alle 18.00, si parlerà de “La doppia vita di Vermeer”.
«La figura del falsario – spiega ancora Dell’Agnese – sa in alcuni casi assorbire su di sé una parte dell’aura riconosciuta all’artista di cui egli si propone come doppio. Nel ‘900 il caso più significativo fu probabilmente quello di Han Van Meegeren, pittore olandese che negli anni fra le due guerre sublimò il proprio insuccesso artistico personale nell’ideazione ed esecuzione di false opere di Jan Vermeer, il grande maestro di Delft del sec. XVII, accolte sul mercato e dalla critica quali redivivi capolavori».
La storia di Van Megeren – in parallelo a un’analisi di alcuni aspetti fondamentali dell’arte del Maestro del ‘600 – verrà ripercorsa attraverso le celebri pagine critiche di Otto Kurz e tramite la riflessione romanzesca di Luigi Guarnieri, il quale nel suo La doppia vita di Vermeer offre uno dei rari esempi contemporanei di scrittura narrativa efficacemente intrecciata – in un dialogo alla pari fra epoche e stili – con le vicende della Storia dell’Arte.
Fulvio Dell’Agnese, laureato in Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea presso l’Università degli Studi di Venezia, si è specializzato in Storia dell’Arte Contemporanea con E. Crispolti presso l’Università degli Studi di Siena. Riserva particolare interesse al settore dell’arte parietale, tanto nelle sue espressioni di età rinascimentale quanto nelle sue elaborazioni contemporanee.