Si apre domani a Pordenone, 16 febbraio, alle 18.30, la mostra “Armando Pizzinato. Il contesto pordenonese (1925 – 1940)”, che chiuderà i battenti il 9 giugno 2013. L’esposizione, allestita presso la Galleria Sagittaria del Centro Culturale Casa A. Zanuss, è promossa dal Centro Iniziative Culturali Pordenone e dall’Amministrazione Comunale, con la collaborazione dell’Archivio Armando Pizzinato di Venezia. Si tratta della quinta mostra dedicata all’artista dalla Galleria Sagittaria – Centro Culturale Casa Zanussi di Pordenone e, spiega il curatore Giancarlo Pauletto, «segna un recupero complessivo del clima e dell’ambiente artistico nel quale Pizzinato ha avuto la prima formazione». La rassegna riprende idealmente il testimone dell’ultimo omaggio espositivo della città di Pordenone ad Armando Pizzinato, che proprio la Galleria Sagittaria aveva ospitato nel 2005, a un anno dalla scomparsa dell’artista, e che faceva seguito ai precedenti allestimenti dedicatigli negli spazi della Sagittaria, a Casa Zanussi, nel 1970, 1973 e 1984.
Il percorso espositivo offrirà un eccezionale sguardo retrospettivo sulla scena artistica di Pordenone a cavallo delle due guerre, con molte opere inedite di una ventina di artisti pordenonesi, alcuni amici di Pizzinato. Nel corso degli anni Venti e Trenta del secolo scorso Pordenone fu città viva dal punto di vista artistico: si susseguirono mostre di autori quasi tutti di formazione accademica, i più anziani legati al gusto tardo ottocentesco ancora dominante, i più giovani orientati invece alle novità giunte a Venezia con l’insegnamento di Guidi e Saetti, tutti comunque ben consapevoli dei linguaggi che usavano. La mostra vuole esplorare questo periodo – che fu quello della formazione di Pizzinato – presentando una cinquantina di opere di una ventina di artisti attivi allora a Pordenone, gli stessi di cui Pizzinato vide certamente le mostre, essendo anche amico di alcuni di essi. Verranno così esposte opere di Piero Bottos, Franco Brunetta, Vittore Antonio Cargnel, Duilio Corompai, Augusto Culòs, Luigi De Paoli, Federico De Rocco, Tiburzio Donadon, Ado Furlan, Umberto Martina, Italo Michieli, Mario Moretti, Armando Pizzinato, Eugenio Polesello, Pio Rossi, Guseppe Scaramelli, Tullio Silvestri, Virgilio Tramontin, Luigi Vettori, Luigi Zuccheri. Gran parte di questi nomi sono noti agli appassionati, ma difficilmente in opere degli anni Trenta, se si escludono i più anziani Cargnel, De Paoli, Martina, Corompai, mentre è importante sottolineare che circa un terzo delle opere esposte sono del tutto inedite, e quindi costituiscono una vera primizia.
«Si potrà riconoscere, nella Pordenone artistica degli anni ’20 e ’30 – osserva ancora il curatore Giancarlo Pauletto – la fondamentale presenza della tradizione tardo ottocentesca veneziana – compresi i suoi risvolti simbolisti. La forte personalità artistica di Armando Pizzinato e la sua vicenda umana saranno ricostruiti grazie al ciclo di incontri che, da venerdì primo marzo prenderà il via con “Armando Pizzinato. Ritorno a Casa Zanussi”, affiancato poi da analogo ciclo di incontri a cura del Comune di Pordenone: verranno coinvolti critici ma anche amici dell’artista, intellettuali e operatori culturali, come Luciano Padovese, con cui Pizzinato idealmente condivise per oltre quarant’anni un percorso di crescita, maturazione ed evoluzione nel contesto del territorio e nell’arco di decenni fondamentali nella storia dell’arte italiana del Novecento. Si parlerà venerdì primo marzo (ore 17.30) del “Giovane Pizzinato tra Pordenone, Roma e Venezia (1922-40)” con il curatore della mostra Giancarlo Pauletto; venerdì 8 marzo del “Mondo interiore di Pizzinato (testimonianza da un sodalizio)”, con Luciano Padovese, direttore del Centro Culturale Zanussi e amico dell’artista; venerdì 15 marzo di “Pizzinato e gli affreschi di Parma” con Casimiro di Crescenzo, responsabile dell’Archivio Armando Pizzinato di Venezia; venerdì 22 marzo di “Armando Pizzinato, il Fronte Nuovo delle Arti e il dibattito critico del dopoguerra” con il critico d’arte Angelo Bertani, e infine martedì 26 marzo di “Armando Pizzinato e il senso politico dell’arte” con Fulvio Dell’Agnese, critico d’arte e curatore di mostre regionali. Contestualmente, e fino a conclusione della mostra, sono previste visite guidate gratuite su richiesta, e saranno attivati laboratori per le scuole primarie, a cominciare dal periodo 4 – 8 marzo 2013, a cura di Lisa Garau, atelierista di stage creativi.