Mostre in breve – Vittorio Emanuele III di Savoia arrivò a Peterhof certamente in barca. Era il 1896 e la dinastia Romanov in Russia era nel pieno del suo splendore, tra fasti ed eventi mondani, tra opere d’arte e ville sontuose. Il sovrano del giovane Regno d’Italia attraversò il canale marittimo e arrivò ai piedi della fontana di Sansone, salì la scalinata e mediante la Scala di Quercia entrò nel gran salone di Gala. Grande fu il suo stupire nel vedere la magnificenza dei luoghi. «Tutte le feste erano immense, grandiose oltre ogni dire», disse il re italiano tempo dopo. Il legame tra la dinastia Sabauda e l’Impero Russo era iniziato nel 1700, quando i Romanov decisero di inserire anche Torino nelle loro tappe del Gran Tour. I Savoia ebbero contatti con i russi anche dopo l’Unità d’Italia. L’ultimo incontro avvenne nel castello Reale di Roccanici. Era il 1909 e Nicola II era ignaro che la sua dinastia da lì a poco sarebbe decaduta nel 1917 a causa della prima guerra mondiale e soprattutto della Rivoluzione d’Ottobre. Oggi, a distanza di tre secoli, una mostra allestita presso la Reggia di Venaria alle porte di Torino celebra le Meraviglie degli Zar facendoci conoscere i Romanov e il loro legame con il Palazzo Imperiale di Peterhof.
La mostra, che si è aperta a Torino il 16 luglio 2016 e si chiuderà il 29 gennaio 2017, è visitabile nelle Sale delle Arti, in un percorso tra storia, curiosità e memoria. Proiezioni, immagini, opere e oggetti d’arredo o di uso domestico saranno protagonisti dell’esposizione, unica in Italia. Il fruitore conoscerà i Romanov ma soprattutto potrà ammirare la bellezza del palazzo Peterhof, fatto costruire da Pietro il Grande che ebbe non pochi intoppi. La struttura si trova sulle rive del Mar Baltico, vicino a San Pietroburgo. Lo zar riuscì nel suo intento dopo aver visitato la Reggia di Versailles, anche se dallo stile di quest’ultima volle allontanarsi. Le 150 fontane furono realizzate grazie a una sorgente naturale trovata nei pressi del Palazzo, una delle residenze più sfarzose d’Europa, con i suoi 430 ettari di parco, i 96 metri di canali, le 135 costruzioni idriche, i 33 musei e soprattutto i 4milioni di visitatori all’anno.
La mostra di Torino sulle “Meraviglie degli Zar” ci conduce nei tre secoli di storia russa, facendoci apprezzare artisti e artigiani locali ma anche il lavoro degli architetti italiani Nicola Michetti e Bartolomeo Rastrelli che con suo padre lavorò nelle residenze degli zar. Tra le tante opere esposte si possono ammirare quattro ritratti femminili della metà del 1700 che appartengono alla Galleria delle Belle, la tavola imperiale dei Romanov – con il famoso servizio Guriev, prodotto durante il regno dello zar Alessandro I tra il 1809 e il 1816 -, e l’arazzo di Pietro durante la tempesta sul lago Lodaga (1814-1818, manifattura Gobelins – foto in basso). Di Pietro il Grande si raccontano molti aneddoti, questa mostra vi permetterà di conoscerne alcuni. L’esposizione è a cura di Elena Kalnitskaya ed è promossa da una serie di enti sia russi che italiani. Per info su orari e altro: www.lavenaria.it.