E’ stata inaugurata ieri, 29 settembre 2012, al Museo Correr la mostra monografica di Francesco Guardi (1712-1793), l’ultimo grande vedutista settecentesco. La rassegna – promossa dalla Fondazione dei Musei Civici di Venezia e allestita in occasione del terzo centenario della nascita dell’artista – si chiuderà il 6 gennaio 2013 e prefigge l’obiettivo di mettere in luce la complessa produzione artistica di Guardi, dalle meno note opere giovanili di figura, fino alle “scene d’interno” nel gusto di Pietro Longhi, per concludersi con le splendide vedute di Venezia e i fantastici capricci, risalenti agli anni della maturità e della vecchiaia.
La prima parte dell’esposizione è incentrata sulla produzione di opere di figura, in particolare quelle scene di vita contemporanea ispirate alla pittura di costume in cui allora primeggiava Pietro Longhi. Nel percorso espositivo si possono ammirare di questo suo momento due capolavori: il Ridotto e il Parlatorio delle monache di San Zaccaria ora a Ca’ Rezzonico, vere e proprie immagini simbolo del Settecento veneziano. Le prime vedute, capricci e paesaggi di fantasia, costituiscono la seconda sezione dell’esposizione. Queste opere ricalcano le composizioni di Canaletto e Marieschi, mentre successivamente avanza quella pittura frizzante e stenografica che lo renderà celebre.
Francesco Guardi fu anche l’ultimo cronista delle feste e delle cerimonie della Serenissima, attività cui è dedicata una sezione specifica della mostra. Esemplare in tal senso è la tela con Il Bucintoro a San Nicolò del Lido del Musée du Louvre, il capolavoro della serie, dove, pur mantenendosi fedele al modello, Francesco crea un’immagine di grandissimo fascino e suggestione. Una sezione ad hoc viene dedicata a capricci e vedute, seppure siano collocabili lungo tutto l’iter professionale di Francesco Guardi, così da evidenziare la sua originalità in questo campo rispetto agli altri maestri veneti. Si vedano ad esempio i Grandi Paesaggi dell’Ermitage di San Pietroburgo, dove l’elemento naturale è trasfigurato da vibranti e irreali effetti luministici, mentre veri e propri capolavori tra i capricci sono i due grandi Paesaggi fantastici del Metropolitan Museum di New York. Il percorso espositivo si chiude con le opere dell’estrema maturità, dove lo stile personalissimo di Francesco diviene sempre più libero e allusivo. Le figure sono semplici macchie di colore, un rapido scarabocchio bianco o un punto nero tracciato con un segno tremolante. A questo momento risalgono composizioni come la Regata sul Canale della Giudecca dell’Alte Pinakothek di Monaco di Baviera oppure le due vedute del Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid. Il percorso della mostra presenta oltre un centinaio di opere provenienti dalle principali istituzioni italiane ed estere, tra i quali l’Accademia Carrara di Bergamo, la Gemäldegalerie di Berlino, il Museum of Fine Arts di Boston, la Fondazione Gulbenkian di Lisbona, la National Gallery di Londra, la Fondazione Thyssen-Bornemisza di Madrid, la Pinacoteca di Brera e il Museo Poldi Pezzoli di Milano, l’Alte Pinakothek di Monaco, il Metropolitan Museum of Art di New York, il Musée du Louvre di Parigi, l’Ermitage di San Pietroburgo, la National Gallery di Washington. L’esposizione può contare su un comitato scientifico costituito dai maggiori studiosi internazionali della pittura veneziana del Settecento sarà corredata da un ricco catalogo illustrato, curato da Alberto Craievich e Filippo Pedrocco, edito da Skira, nel quale saranno pubblicati gli studi più aggiornati sull’artista.
SCHEDA TECNICA
A cura di Alberto Craievich e Filippo Pedrocco
Comitato scientifico: Giuseppe Pavanello, Charles Beddington, Catherine Whistler, Keith Cristiansen, Stephane Loire, Andrew Robison, Irina Artemieva, Lino Moretti
Direzione scientifica: Gabriella Belli
Per info: http://correr.visitmuve.it/