La vita quotidiana della società ai piedi del Vesuvio. Duecento cinquanta oggetti a Londra provenienti da Napoli e provincia.
I curatori- Paul Roberts, per il British Museum e la Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Napoli e Pompei,con Teresa Elena Cinquantaquattro.
Storia- Era il 24 agosto del 79 d.C. e un boato forte, seguito da un altrettanto forte scossa di terremoto preannunciava l’apocalisse per quei popoli. Di lì a breve la lava incandescente i gas e la cenere avrebbero segnato uno dei più grandi disastri naturali mai registrati, fino ad allora, dal genere umano. Si è morti in un secondo. Il tempo di respirare e i polmoni collassano. Le ossa carbonizzare. La lava avvolge e cementifica i corpi senza vita che giacciono a terra. Tutto è sommerso dal vomito proveniente dal centro della Terra. Statue bianche contratte dal dolore. Il tempo si è fermato.
A Londra, dopo quarant’anni, una mostra, dedicata a Pompei e ad Ercolano, in grande. I reperti, recuperati da scavi precedenti, non erano mai volati all’estero.
Cimeli mantenuti in perfetto stato dalla terra. Oggetti, che a causa della collocazione geografica, si sono conservati e solidificati in maniera differente.
Ercolano, un piccolo porto di mare; Pompei il centro industrializzato dell’epoca.
La mostra offre l’opportunità di ammirare oggetti di tutti i giorni, ma anche intonaci e mosaici. Storie di uomini, donne, bambini. schiavi, gladiatori. Servi. Animali. Tutto avvolto dalla lava incandescente e ha permesso a noi di capire cosa successe a quella povera gente.
Info e biglietti: www.britishmuseum.org