C’è una guerra che, come tutti i conflitti, causò una ferita oggi cicatrizzata ma che all’epoca lacerò l’Italia e non fu meno dolorosa di quella, più recente, dalla seconda guerra mondiale. Il primo conflitto, ricordato dalla Storia come la grande guerra, fu un massacro che, però, costruì una nazione; e non tutto il male venne quindi per nuocere. Aldo Cazzullo, giornalista di punta del Corriere della Sera, dopo aver scritto saggi come Basta piangere! e Viva l’Italia, ci consegna un altro libro, storico, che parla dei nostri nonni… ops… forse è meglio dire dei nostri bisnonni e trisavoli. L’editorialista ci narra vicende di uomini e donne. Sì. Anche di donne, perché la prima guerra mondiale pose le basi dell’emancipazione femminile. Donne, un tempo dedite al lavoro dei campi e alla cura della prole, diventarono soldatesse, crocerossine, operaie, inviate di guerra. Cazzullo ci restituisce, attraverso alcune lettere e varie testimonianze, storie tragiche e a lieto fine in un libro che si intitola appunto “La guerra dei nostri nonni” (Mondadori) e che sarà presentato domani, 22 ottobre, alle 18 a Napoli, presso la Feltrinelli di piazza dei Martiri. Con l’autore, ci saranno Antonio Polito, Alessandro Barbano e Marco Demarco. Parteciperà Fabio Cocifoglia. La presentazione sarà moderata da Ida Di Martino.