Sarà per il suo servizio di volontariato, sarà perché il calore e la solarità dei napoletani è un dato su cui non può obiettare nessuno, Dorotea Virtuoso esprime la sua arte ed il suo estro nei colori pastello, caldi come il sole della città Partenopea, nei sui quadri. Volti di donne: assonnate, imbronciate, innamorate, felici, passionali, casalinghe, professioniste, operaie, amanti, mogli, imprenditrici, artiste, scrittrici, mamme, distratte, irrequiete e… soprattutto se stesse, con i tanti pregi e i molti difetti del mondo al femminile. Con questa sua prima personale, la volontaria dell’associazione Missione Sorriso, impegnata quotidianamente presso la Città Ospedaliera di Avellino come operatore in clownterapia, debutta con le sue opere a “Il Caffè Letterario” del capoluogo irpino con “Le (I)dee di Doratea Virtuoso”. Interventi poetici e musicali caratterizzeranno l’evento di via Brigata che sarà presentato da Antonella Russoniello con introduzione di Marika Borrelli, le poesie a cura di Goffredo Napoletano, reading di Gabriella Fiorillo e musiche di Lumanera. Il tutto condito da un po’ di ironia ed un omaggio all’artista definita poliedrica con uno stile molto vicino a Picasso. Forme appuntite e contorte, deformi e multiformi che esplodono in una miriade di colori. Tutte, se non quasi, donne dagli occhi parlanti, irrequieti, dolci che hanno un solo comune denominatore: un neo nero che appare in tutte le opere. Forse, quasi a sottolineare che nessuno è perfetto? Ed ironicamente, anche l’artista gioca con il suo modo di essere: «Non sono, perfetta! Sono solo una donna che ha voglia di fare esplodere la propria vivacità, la innata creatività. Le donne dei miei quadri – spiega Dototea Vortuoso – mi rappresentano tutte. In ogni volto, c’è un po’ di me stessa: della mia voglia di vivere, dei miei momenti di malinconia, del mio lavoro da volontaria. Sono gli stessi colori a dimostrarlo. Vivaci quanto mai per regalare un sorriso. Quello stesso sorriso che io cerco di far affiorare sui volti dei pazienti in ospedale». Una donna ed un’artista impegnata in molte attività: la passione per l’arte, il teatro, attività di solidarietà e di battaglie sociali. «Ho bisogno di sentirmi viva – continua Virtuoso – e per vivere a pieno la vita, mi dedico agli altri, a stare vicino a chi chiede aiuto. Così come ritengo una missione operando da clown terapeuta, con lo stesso spirito mi sono impegnata contro la violenza sulle donne nel Comitato Ari di Avellino, per dar vita allo sportello antiviolenza». E per dirla come Charles Bukowski: « Genio è l’uomo capace di dire cose profonde in modo semplice».
Dolore, amore e vita di donne nei quadri dell’artista grafica, che elabora disegni al computer e li stampa su tela. Una percentuale del ricavato dalla vendita dei sui lavori, ci ha spiegato Virtuoso, va ed andrà ai progetti di clownterapia.