Scrittrice e sceneggiatrice di fumetti di grande talento, Barbara Baraldi è recentemente tornata sugli scaffali delle librerie con “Scarlett – La Trilogia”, un corposo volume edito da Mondadori che raccoglie i primi due libri della saga più il terzo e ultimo capitolo, “La Terza Luna”, fino ad ora inedito. Un’opera fortemente voluta dalla regina del gotico italiano ma ancor di più dai suoi fan, che la seguono con grande passione e partecipazione e con i quali Barbara sembra avere un legame fortissimo. Sarà la sua innata capacità di scrivere storie gotiche o fantasy, libri per ragazzi o albi di fumetti con lo stesso eccellente talento evocativo che dal 2007 ad oggi l’ha fatta amare dal pubblico e dalla critica. Abbiamo incontrato Barbara Baraldi per parlare di Scarlett, della sua ultima fatica editoriale, dei suoi progetti per il futuro, del rapporto con i suoi lettori e della complicata storia editoriale dietro a “La Terza Luna”, che per un lungo periodo ha rischiato di non vedere mai la luce.
Lo scorso 20 gennaio è uscito “Scarlett – La Trilogia”, che contiene i primi due volumi della saga più l’inedito “La Terza Luna”. Come sta rispondendo il pubblico?
Molto bene. A sole due settimane dall’uscita, tramite la mia pagina social sono arrivate un centinaio di foto che in qualche modo omaggiano il mondo dei mezzi demoni di Scarlett. Solo inizialmente c’è stata qualche perplessità, da parte di alcuni lettori che avevano già collezionato i primi due libri e che avrebbero preferito un’uscita singola del terzo libro alla raccolta antologica, ma tutti i dubbi si sono dissolti di fronte all’incredibile copertina firmata Paolo Barbieri, che in qualche modo vuole essere un omaggio per tutti i lettori che hanno supportato la saga con il loro affetto in questi anni.
Parlaci di Scarlett. Chi è lei, nella tua idea originale?
Scarlett è una ragazza caparbia e sognatrice che finisce per innamorarsi del ragazzo “sbagliato”, Mikael, bassista della band più popolare del liceo che frequenta. Mikael è un mezzo demone e finisce per coinvolgerla suo malgrado nella lotta millenaria con le forze demoniache che vorrebbero riprendere il controllo della Terra. Scarlett è una ragazza che si sente diversa da tutte le altre e la sua voce mi è stata molto chiara nella mente fin dal principio. Ama rifugiarsi nella lettura e, come tutti noi, si trova a compiere delle scelte, a costo di sbagliare.
Barbara ci racconti la travagliata genesi del terzo e conclusivo capitolo della storia?
Quando la collana che ospitava la serie è stata chiusa è stato uno shock: Scarlett non aveva più una “casa”. Nonostante la battuta d’arresto nella pubblicazione, però, il supporto dei lettori nei confronti della saga non è mai cessato e ho continuato a ricevere mail e commenti sui social da parte dei lettori che mi chiedevano quando sarebbe uscito il terzo volume. Alla fine ci sono voluti quattro anni e un’idea geniale da parte dell’editor della narrativa per riportare la serie in libreria. La scelta di raccogliere i tre libri in un unico volume è apparso il modo migliore per permettere ai nuovi lettori di avvicinarsi al mondo di Scarlett. Allo stesso tempo, per venire incontro a chi aveva già letto i precedenti, il prezzo di copertina è di poco superiore a quello di un singolo volume. Durante la stesura della “Terza Luna” è venuto spontaneo l’incrocio con la trilogia-sorella “Striges”, con l’incursione nel mondo dei mezzi demoni di alcuni dei personaggi più amati della saga stregonesca, giunta al secondo volume “La Voce dell’Ombra” l’anno scorso.
L’uscita di questo nuovo volume l’hai definita “una vittoria dei lettori”. Ci spieghi perché e che rapporto hai con i tuoi fan?
Sono costantemente in contatto con i miei lettori che mi scrivono sui social o tramite il modulo mail del mio sito ufficiale. Si parla di tutto: dai pareri post lettura dei miei romanzi, ci scambiamo opinioni sulla musica, sui film o sulle serie televisive. Mi mandano disegni, illustrazioni o fotografie ispirate ai miei libri che inserisco negli album ufficiali dedicati alla loro fan art. Capita che mi chiedano consigli su libri o fumetti da leggere, o addirittura per i problemi di cuore. Devo proprio ai lettori il fatto che Scarlett sia finalmente tornata in libreria con l’intera trilogia. Non hanno mai smesso di dimostrarmi il loro affetto e il loro supporto e alcuni di loro hanno fondato la pagina Facebook “Alza la mano se anche tu vuoi leggere Scarlett 3” e non hanno esitato a scrivere all’editore stesso per far sapere il loro disappunto riguardo all’interruzione della pubblicazione della saga.
Ormai ti muovi con grande disinvoltura dal thriller al gotico al fantasy, passando per i fumetti. Qual è la dimensione in cui ti senti più a tuo agio?
Quando scrivo procedo a visioni, quindi riversarle sotto forma di romanzo o sceneggiatura è solo una questione di forma. Sia per quanto riguarda la dimensione letteraria che quella fumettistica, scrivo quello che mi piacerebbe leggere. Sono influenzata dai classici del passato, dal romanzo di formazione allo Sturm und Drang, dai poeti maledetti alla letteratura gotica di Poe, Lovecraft e Mary Shelley almeno quanto lo sono da Stephen King e George R. R. Martin.
Con la trilogia di “Striges”, invece, a che punto sei?
Confido di concludere la trilogia in tempi ragionevoli e ti assicuro che, come è avvenuto per Scarlett, anche per “Striges” il terzo libro sarà assolutamente sorprendente, con l’introduzione di un nuovo personaggio che, come Sebastian nel primo libro e Adam nel secondo, arriverà a sconvolgere la vita della strega Zoe e a rovesciare le carte in tavola sulla lotta agli inquisitori.
Per quanto riguarda invece la Bonelli Editore, e quindi Dylan Dog, hai in cantiere qualche altro progetto?
Sono al lavoro su una sceneggiatura per la serie regolare il cui titolo “Le mani di una morta” vuole essere un omaggio alla più grande autrice del gotico italiana, Carolina Invernizio, che all’inizio del secolo scorso scriveva storie intrise di romanticismo e di orrore che avevano una grande presa sul pubblico. Il disegnatore per questa storia è Nicola Mari, e sta facendo un lavoro pazzesco sui personaggi e sulle ambientazioni. Non vedo l’ora di poter mostrare qualcosa di più su questo progetto, ma ci vorrà ancora qualche mese.
Paolo Gresta