Distribuito in tutte le librerie dallo scorso 18 Marzo, La Sposa Giovane è il nuovo libro di Baricco. Autore di racconti brevi, saggi ma anche regista e sceneggiatore, lo scrittore con il suo tredicesimo romanzo non fa altro che confermare le doti di abile romanziere, eclettico e anticonvezione. Infatti, il nuovo libro di Alessandro Baricco La sposa giovane rispecchia fedelmente tutti i dettami delle opere precedenti, ma per la prima volta l’autore tratteggia una vicenda bizzarra e anticonvenzionale, una saga familiare specchio della realtà moderna. Messo a paragone con la profondità di Smith & Wesson oppure con la particolare rilettura concettuale dell’Iliade di Omero (tanto per citare due fra i manoscritti più famosi), La Sposa Giovane a conti fatti non è il lavoro migliore dello scrittore di Novecento, anche se il libro riesce a coinvolgere nella lettura in maniera quasi spasmodica; questo perché Baricco si approccia a una scrittura più semplice e fruibile, rivolta a un lettore in cerca sì di un racconto intelligente e per nulla banale, con una verve che lo possa coinvolgere pagina dopo pagina. Abbandonando vocaboli pretenziosi e iperbole quasi incomprensibili, adattandosi ad alcuni stilemi della narrativa contemporanea, Baricco scrive un romanzo che concettualmente è brillante, quasi mozzafiato, ed anche se pecca in una storia non del tutto originale, a colpire è il sottotesto che trova la giusta posizione in una cornice contestualizzata nella nostra modernità. Ma chi è la Sposa Giovane? La protagonista del nuovo libro di Alessandro Baricco è una ragazza senza nome di appena 18 anni, promessa sposa da tre anni di un ragazzo (un po’ tonto) appartenente a una ricca famiglia che ha trovato fortuna nel settore tessile. La Sposa un bel giorno con una sola valigia, si presenta nella tenuta di famiglia nella speranza che il suo promesso sposo torni quanto prima dall’Inghilterra. La giovane sorretta dalle perle di saggezza di Modesto (maggiordomo di famiglia), scoprirà a sue spese il complesso universo che il nucleo familiare ha costruito attorno a sé. In un luogo dove non si leggono libri, si ha paura della notte, è vietata l’infelicità e soprattutto è proibito distogliere Padre dalla sua quotidiana pacatezza (a causa di un cuore malconcio), la Sposa Giovane riscopre la sua femminilità in questo contesto ambiguo ed altamente surreale. E` appunto in questo spazio che si riscontra il punto fondamentale di tutto il romanzo. Non è una storia d’amore, non solo una saga familiare quella raccontata fra le pagine de La Sposa Giovane, ma è una fotografia semplice, concisa e modesta, e a volte grottesca, di una società perbenista e attenta a nascondere i suoi scheletri nell’armadio. Il Narratore onnisciente infatti più volte fa trasparire questo disagio; da Modesto che, con uno sguardo irriverente, illustra le folli abitudini di Madre (grande seduttrice), Figlia (dedita la notte all’autoerotismo) e Zio (sempre con il bicchiere tracotante di spumante), fino ad arrivare alla Sposa stessa che con l’innocenza di una bambina vive da spettatrice la vita di Famiglia. L’autore del romanzo rimane invece sul fondo del racconto la maggior parte del tempo, lui conosce la storia dall’inizio alla fine ma non fa intuire il suo pensiero, fa trasparire l’IO narrante saltuariamente, giustificando il senso di un volo pindarico o perché ha usato una certa definizione lessicale. Lo stile di Baricco è imprevedibile, al di fuori delle legge della grammatica basilare, perché lo scrittore sa come colpire l’intelletto del lettore. La Sposa Giovane di Alessandro Baricco, quindi, deve essere interpretato secondo questa chiave di lettura, con la consapevolezza che ci troviamo di fronte a un nuovo libro in sé leggero ma tracotante di vere emozioni. Baricco non ha eguali, spicca fra i tanti autori della moderna letteratura (che siano loro giovani o con più esperienza), perché è capace sempre e comunque di re-inventare il suo stile e spingersi verso confini inesplorati. C’è da dire che lo scrittore preferisce molto le ambientazioni old style e raramente sperimenta qualcosa di diverso, come in Senza Sangue, criptico romanzo del 2002.
Voto: [usr 4.5]
Carlo Lanna