Come ispirare, motivare e tirare fuori il meglio da chi lavora per noi? Questo è uno degli interrogativi che ogni manager si dovrebbe porre per espletare la propria funzione nel migliore dei modi, perché non sempre il manager sa essere un leader e viceversa. Ma si può imparare. Come? Ce lo spiega Brian Tracy in un libro che si intotola “Parti in quarta!”, edito da Gribaudi. Il testo, che si presenta snello nel formato e agevole nella lettura, è suddiviso in nove capitoli, nei quali l’autore ci illustra con pragmatismo e senza troppi giri di parole non solo come motivare il team ma anche come selezionare i collaboratori, perché se chi lavora per noi non ha la nostra stessa forma mentis e non crede nella mission aziendale o non la conosce affatto si parte con il piede sbagliato; quindi ogni tentavo di applicare le tecniche motivazionali risulta vano. Brian Tracy sostiene che il bisogno primario dell’uomo è quello di essere felice; il buon leader adotta la psicologia della motivazione prima su se stesso per poi estenderla ai propri collaboratori che ambiscono, come ciascuno di noi, alla felicità. “Tutti hanno bisogno di sapere che sono protetti e accettati dagli altri, sia nella società in generale sia nell’ambiente di lavoro”, scrive Tracy. Chi è a capo di un team, si esercita all’ascolto e crea intorno a sé austima e approvazione, costruendo un ambiente di lavoro eccellente e facendo uscire le persone dalla loro zona di confort, nella qualle vengono spinte dalla paura. E` importante dunque aspettarsi il meglio dai membri del team, incitandoli al miglioramento costante. Ma – dicevamo – per ottenere questi risultati ci vogliono le persone giuste al posto giusto. Perché, per l’autore, un’assunzione sbagliata costa cara. Come selezionarle? Attraverso una serie di strumenti utili, come la job description e i test telefonici. Nell’ultimo capitolo l’autore illustra che cos’è il management e spiega al manager come dare il meglio di sé. In che modo? liberando la creatività, sviluppando il carattere, pianificando i dettagli in anticipo, monitorando i progressi, ricercando la qualità in tutto ma soprattutto concentrandosi sul miglioramento continuo. Il libro è correlato di esercizi per mettere in pratica quotidianamente quanto appreso. Inoltre, Tracy fa spesso riferimento ai bambini, proprio perché noi siamo esseri istintivi (come i bambini) e solo in un secondo momento diamo giustificazioni razionali ai nostri comportamenti. Capire i bambini, ci consente di comprendere meglio noi stessi e chi ci sta intorno.