I farmaci sono parte della quotidianità di tutti noi, ma raramente ci fermiamo a riflettere sul nostro rapporto con queste “tecnologie del benessere”: da dove vengono? Come si sono evolute? Che immagine ne abbiamo e quanto ne sappiamo davvero?
Sono le domande a cui cerca di dare risposta la mostra Carlo Erba. L’innovazione in farmacia, ideata e realizzata dal Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano, visitabile fino al 27 gennaio 2013. L’esposizione nasce per far conoscere, agli addetti ai lavori e non solo, l’avventura personale, scientifica, industriale e sociale di Carlo Erba, che rappresenta un tassello significativo della storia italiana.
La farmaceutica è una scienza giovane con un passato plurimillenario, nata nell’Ottocento quando la chimica si afferma come scienza autonoma e i farmaci di sintesi costruiti in laboratorio sostituiscono i semplici, le spezie cedono il posto ai farmaci, lo speziale al farmacista. In questo panorama di radicale mutamento del settore, un ruolo da protagonista è ricoperto da Carlo Erba, che in questo contesto si forma e fonda un’impresa all’avanguardia. Per la sua esemplarità e continuità, la storia della Carlo Erba fornisce un filo conduttore attraverso cui seguire alcune delle principali tappe della storia della farmaceutica italiana negli ultimi duecento anni che hanno visto, come ben testimonia la figura stessa del fondatore di questa azienda, un mutamento anche nel ruolo del farmacista.
Oggi attore all’interno di una pluralità di scenari diversi, il farmacista resta il “mediatore” per antonomasia rispetto alla relazione che abbiamo con il farmaco. Comprendere il suo ruolo rappresenta l’occasione per capire in maniera coinvolgente come “usare” al meglio il professionista dietro il bancone e scoprire il mondo alle sue spalle.
La mostra presenta un percorso di scoperta coinvolgente ed emozionante che il Museo ha costruito a partire dalla sua pluriennale competenza nel creare esperienze culturali capaci di avvicinare il pubblico ai temi della scienza e della tecnologia. Il percorso della mostra si sviluppa attraverso cinque aree tematiche, che sono identificate spazialmente da altrettante “cellule espositive” disposte liberamente nello spazio per creare un percorso di visita non rigido. Oggetti storici, documenti originali, audiovisivi, testimonianze personali, fotografie, grafica e installazioni invitano ad esplorare i temi affrontati attraverso la vista, il tatto, l’udito e anche l’olfatto.