Esiste un legame tra l’arte del post-impressionista francese Paul Cézanne e quella degli artisti italiani del secolo scorso? A questa domanda intende rispondere la mostra “Cézanne e gli artisti italiani del ‘900”, un percorso allestito nelle sale del Vittoriano di Roma e visitabile sino al 2 febbraio 2014. Al centro dell’esposizione, come anticipato, l’influenza esercitata del pittore francese su numerosi protagonisti dell’arte novecentesca italiana, da Giorgio Morandi a Umberto Boccioni, passando per Carlo Carrà. Un centinaio di opere, quindi, in cui riconoscere gli influssi del grande maestro, spesso definito come il “padre dell’arte moderna”.
Considerato un vero punto di riferimento, una sorta di termine di paragone per tutti quegli artisti che intendono prendere parte al rinnovamento della cultura europea novecentesca, Cézanne rappresenta un momento di svolta, un esempio cui guardare per modernizzare l’arte, tanto da essere ricordato come un precursore delle avanguardie del XX secolo. Dopo una formazione nel solco dell’esperienza impressionista, con elementi che inizialmente lo accomunano a Pissaro, molto presto Cézanne si allontana dalla visione impressionista per sperimentare una nuova concezione di arte in cui le figure, le forme, divengono meditate, una rielaborazione mentale del soggetto. Un’idea alla quale si rifaranno presto anche i cubisti e che donerà alla pittura una dimensione propria, ossia quella di realtà retta da leggi indipendenti dal dato naturale o emotivo.
LA MOSTRA – Cento opere di artisti come Morandi, Carrà, Boccioni, Severini e Sironi si affiancano, quindi, ai lavori del maestro francese, permettendo di rileggere la produzione novecentesca italiana. Gli anni della formazione di Morandi, la conclusione dell’esperienza futurista di Boccioni, l’intensità emotiva di Carrà, la precisa costruzione delle nature morte di De Pisis o lo spazio volumetrico di Sironi sono protagonisti, quindi, della grande esposizione del Vittoriano. La mostra si apre documentando la circolazione dell’opera di Paul Cézanne nel nostro Paese e focalizzando l’attenzione sulla capacità del pittore di ridurre la forma ai suoi termini essenziali, sull’uso del colore, sulla volontà di esaltare l’evidenza volumetrica e la consistenza degli oggetti. Un modo, quindi, per conoscere più da vicino il pittore e gli elementi stilistici che hanno influenzato gli italiani in mostra. Poi, naturalmente, le opere , esposte in un ricco percorso reso possibile grazie alla collaborazione con musei di prestigio tra cui The State Hermitage Museum di San Pietroburgo, il Musée d’Orsay di Parigi, la Fondazione Collezione E.G. Bührle di Zurigo, il Museu de Arte de São Paulo Assis Chateaubriand di San Paolo del Brasile, cui si aggiungono gli italiani MART (Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto), la Galleria d’Arte Moderna di Roma Capitale, la Galleria Nazionale d’arte moderna e contemporanea di Roma, il milanese Museo del Novecento e i Musei Vaticani.
Scheda tecnica della mostra:
Fino al 2 febbraio 2014
Complesso del Vittoriano, Roma
Orari: da lunedì a giovedì 9.30 –19.30; venerdì e sabato 9.30 – 23.00; domenica 9.30 – 20.30
Biglietti: intero 12 euro, ridotto: 9 euro