«Nelle prime ombre del crepuscolo, mentre la luce dei lampioni di Londra si faceva più viva contro un cielo color zafferano, Thereza Ambrose, una ragazza di diciannove anni, stava scivolando fuori dalla vita; sprofondava nel buio di una stanza povera e angusta, in una delle strade secondarie di Soho». L’abbiamo conosciuta in Luci della ribalta, il famoso film di Charles Chaplin uscito all’inizio degli anni Cinquanta, e qui è la protagonista dell’incipit di un romanzo. L’autore? Sempre il grande Chaplin. Si tratta di Footlights, il romanzo breve cui si è successivamente ispirata la pellicola Limelight – Luci della ribalta.
IL VOLUME – Footlights è il titolo che Chaplin decide di dare al testo scritto nel 1948, dal quale nel 1952 prenderà forma il film. Prima ancora di essere una delle maggiori pellicole della maturità di Chaplin, e prima ancora di essere una vera e propria sceneggiatura cinematografica, Limelight è quindi un racconto, rimasto inedito per oltre sessant’anni e custodito dagli Archivi Chaplin della Cineteca bolognese. Al centro della vicenda la storia di una ballerina e di un clown che, stando alle ricostruzioni del biografo chapliniano David Robinson, affonda le radici in un breve ma significativo incontro tra Chaplin e il ballerino e coreografo ucraino Nijinsky, avvenuto nel 1916. Un evento che sembra essere rimasto nella mente di Chaplin per alcuni decenni, sino a trasformarsi in soggetto letterario sotto forma di incontro tra il vecchio clown Calvero e la ballerina Thereza. Arricchiscono il libro, poi, una serie di documenti e fotografie inedite, sempre provenienti dagli Archivi Chaplin, e di testimonianze iconografiche della Londra di inizio Novecento, quella in cui il giovane Chaplin si è formato.
Tornando al romanzo, si tratta di un testo che è stato conservato all’interno dell’Archivio Chaplin affidato alla Cineteca di Bologna. Va a quest’ultima, infatti, il merito di aver portato a termine quel lungo lavoro di catalogazione e digitalizzazione che ha permesso la pubblicazione del volume, per l’occasione arricchito dal saggio The World of Limelight del biografo Robinson. Edito da Edizioni Cineteca di Bologna, il romanzo, in lingua inglese, verrà presentato in anteprima mondiale martedì 4 febbraio presso il British Film Institute di Londra e sarà acquistabile su cinestore.cinetecadibologna.it e www.amazon.com.
Non è casuale, infine, la scelta di pubblicare il volume proprio in occasione del centenario dell’invenzione della maschera Charlot: era, infatti, il 7 febbraio del 1914 quando nel cortometraggio Kid Auto Races at Venice apparve per la prima volta quel personaggio che per molto tempo fu il volto più noto del regista. Una ricorrenza importante, che il prossimo 3 di febbraio vedrà distribuire nelle sale italiane il restauro del capolavoro diretto nel 1925 da Charles Chaplin: La febbre dell’oro.