Un sismoscopio a mercurio del 1784, un termometro a prisma del 1875, un microsismografo a doppio pendolo del 1894. E ancora: un razzo antigrandine della seconda metà del XX secolo, uno psicrometro a fionda di inizio ‘900 e un solarimetro registratore del 1924. Sono alcuni dei pezzi in mostra a Firenze in occasione di “Dal cielo alla terra”, esposizione che dal 17 gennaio al 31 maggio 2013 (Galleria delle Carrozze di Palazzo Medici Riccardi, Firenze) racconta la storia della sismologia e della meteorologia in Italia e soprattutto in Toscana dall’Ottocento a oggi. Una raccolta unica a livello internazionale, realizzata grazie al contributo di molti enti di ricerca nazionali e internazionali – uno fra tutti l’INGV, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – che ci aiuta a capire come e se è possibile tenere sotto osservazione i fenomeni sismici e le implicazioni del meteo sulla nostra quotidianità.
La mostra è stata inaugurata questa mattina alla presenza di Graziano Ferrari, dirigente INGV e referente della mostra, e dei rappresentanti dell’Assessorato provinciale alla Protezione Civile. L’esposizione parte dai primi passi pionieristici della storia della sismologia e della meteorologia e arriva fino ai giorni nostri, ora che gli aggiornamenti meteo sono calcolati al minuto e le scosse sismiche, registrate in tutto il mondo, si leggono su Twitter.