Daniel Goleman: Focus. Come mantenersi concentrati nell’era della distrazione

Daniel Goleman è conosciuto in Italia per il suo libro cult, Intelligenza emotiva (Bur). Ma lo psicologo, scrittore e giornalista statunitense, è autore di tanti altri libri, nei quali approfondisce molti dei concetti espressi nel suo saggio più famoso. L’importanza della concentrazione nell’epoca dei social network e dei dispositivi elettronici è al centro del libro ‘Focus. Come mantenersi concentrati nell’era della distrazione(Bur). Il volume si suddivide in sette parti, nelle quali l’autore spiega quanto sia importante avere una mente centrata e concentrata per ottimizzare non solo le nostre prestazioni lavorative ma anche per migliorare i rapporti interpersonali e la società in generale.

Daniel Goleman in Focus definisce la concentrazione una facoltà sottile che molto spesso è sottovalutata ma che è essenziale per sviluppare consapevolezza di sé, esercitando un certo autocontrollo e trasformando le emozioni in sentimenti tramite i circuiti della neocorteccia.

Lo psicologo riprende in parte la teoria che il Premio Nobel Daniel Kahneman ha esposto nel suo libro ‘Pensieri lenti e veloci’ (Mondadori, lo trovi qui). Sostiene difatti che il nostro cervello ospita due sistemi mentali semi-indipendenti e per lo più separati. La mente bottom-up è veloce, involontaria, automatica, intuitiva, impulsiva e sempre attiva. Essa gestisce i nostri modelli mentali del mondo ed esegue le abituali attività di routine.  La mente top-down è invece volontaria, più lenta, faticosa da utilizzare, richiede autocontrollo e riduce al silenzio gli impulsi emotivi.

Daniel Goleman Focus
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Il cervello umano, spiega Goleman, economizza l’energia e quindi è più incline a compiere gesti automatici che non richiedono sforzi eccessivi. L’attenzione necessita di autocontrollo e quindi essere focalizzati è faticoso. Secondo Goleman, per sviluppare l’attenzione bisogna imparare a calmare il circuito dell’amigdala che è la sentinella del cervello per ciò che attiene alla sfera emotiva. In che modo? Secondo lo psicologo la mindfulness e in modo particolare la respirazione consapevole sono degli ottimi strumenti per imparare ad ascoltare le proprie emozioni, facendole defluire, e quindi a mantenersi concentrati.

“L’impulsività non è una caratteristica che si dovrà portare dietro per tutta la vita (…) L’attenzione esecutiva è controllata da un gene, tali geni sono a loro volta regolati dall’esperienza, e pare che l’addestramento sia in grado di accelerare la loro attività”.

Insomma tutto avviene nel cervello che è nel corpo e agisce per il corpo. Decade dunque la vecchia dicotomia cartesiana (su cui si basa ancora la medicina) mente e corpo che secondo le Neuroscienze non sono divisi.

In Focus lo psicologo e giornalista americano precisa inoltre che l’attenzione ci serve anche per risolvere problematiche sistemiche, come le pandemie, l’emergenza climatica e altre situazioni di interesse pubblico che però consideriamo, proprio per un fatto cognitivo, minacce remote. Infine nell’ultimo capitolo del libro Goleman scrive del leader. Mediante esempi e studi lo psicologo dimostra che le aziende hanno bisogno di leader empatici ed emotivamente equilibrati. L’attenzione e la concentrazione del leader è, quindi, fondamentale per la gestione di un gruppo.

Focus di Daniel Goleman è un libro interessante perché pone il Noi e non l’Io al centro, dando una visione molto ampia e particolareggiata del nostro presente e di ciò che potrebbe essere il nostro futuro se deconcentriamo le nostre menti innescando sempre e solo il pilota automatico. Maria Ianniciello

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