Il dialetto è un bene da preservare, proprio come si fa o si dovrebbe fare con i monumenti e le opere d’arte. Le origini delle molteplici forme dialettali della penisola italiana si perdono nella notte dei tempi. Parole che sono delle vere e proprie melodie, tanto da ispirare poesie e canzoni. Ogni dialetto racchiude un mondo, lontano, a volte fatto di simboli e significati nascosti, dove culture pagane e millenarie fanno ancora sentire oggi, attraverso per esempio proverbi e modi di dire, la loro voce. Conscia di questi e altri aspetti, la Casa Editrice Il Papavero di Donatella De Bartolomeis ha bandito per il terzo anno consecutivo il Concorso Nazionale di Poesia Dialettale dedicato a Massimo Troisi. La madrina dell’iniziativa, che si intitola “Radici poetiche”, è Rosaria Troisi, sorella dell’attore e del regista partenopeo, deceduto nel 1994 subito dopo aver girato il film “Il postino”. I concorrenti potranno partecipare all’iniziativa con un massimo di tre poesie dialettali inedite, da spedire entro e non oltre il prossimo 15 maggio. La giuria sarà affiancata da un comitato scientifico. I premi saranno tre e consistono in un’opera d’arte e in una pergamena. Sarà pubblicata inoltre un’antologia con le poesie vincitrici e con i componimenti ritenuti idonei. La premiazione si svolgerà in Irpinia.
Per il bando: http://edizioniilpapavero.com/radici-poetiche-2014.html