A Napoli tutto resta inesorabilmente immobile, nulla cambia. E, mentre le cronache locali e talvolta quelle nazionali danno notizia di omicidi feroci, consumati per strada, i bambini guardano assorti. Remì è uno di questi fanciulli; lui ha dieci anni, ha una famiglia, va a scuola e ha pure una fidanzatina. La sua è un’infanzia apparentemente normale, ma nella terra martoriata dalle guerre di camorra essere bambini pare impossibile. Il nonno, Don Furore, è il boss di una potente banda criminale, che tiene in mano le sorti della sua famiglia e di un indefinito quartiere fra Napoli e Caserta, lungo la Domiziana: la moglie e il figlio si uniscono alla schiera del popolo che lo teme e lo serve, soltanto la nuora, la madre di Remì, riesce a tenergli testa. Il bambino, sospeso fra questi modelli, si ritrova al centro di un mondo feroce, scandito da rigide regole d’onore, immerso in un implacabile meccanismo di colpe e punizioni dove è sempre più difficile distinguere ciò che è giusto e ciò che non lo è. Per difendere la mamma in pericolo il piccolo protagonista si trova a combattere una battaglia solitaria che lo porterà a mettere in discussione tutto quello in cui credeva, persino le sue radici. Questa la trama del libro di Giovanni Marotta “E i bambini osservano muti”, edito da Corbaccio. Il libro sarà presentato il 22 gennaio 2013 a Milano alle 18.30 presso la Libreria Centofiori, piazzale Dateo 5. L’autore discuterà con Gherardo Colombo.
L’AUTORE
Giuseppe Marotta è nato a Pompei nel 1966. Laureato in Scienze Politiche, ha lavorato come copywriter per alcuni anni, per poi trasferirsi in provincia di Varese dove lavora come ufficiale giudiziario presso il tribunale di Rho. Scrive da sempre, racconti e poesie che hanno vinto numerosi premi (Premio di Poesia Città di Rivoli 2002; Premio Luigi Antonelli 2004; Premio Città del Noce 2003, Premio Mario Luzi 2006). E i bambini osservano muti è il suo primo romanzo.