Il mondo editoriale parla a se stesso e lo fa con un e-book in uscita 11 luglio per et.al edizioni, scritto da un editor dissidente, dal titolo “E` questo il modo in cui finesce un libro”. L’autore, che ha lavorato nel campo editoriale, preferisce restare anonimo.
Il testo è un appassionato appello “dal di dentro” al mondo editoriale «affinché esso ritrovi il coraggio di svolgere responsabilmente il proprio ruolo». Perché il destino dell’editoria – e della cultura – riguarda tutti noi: in gioco c’è il nostro futuro.
La crisi morde. È una crisi economica, politica, so ciale, che ha origini lontane e ha investito purtroppo anche il mondo della cultura.
Infatti, dopo un trentennio di ideologia neoliberale, la logica di mercato ha finito per permeare anche il lavoro culturale. L’editoria è ormai considerata un’impresa come le altre, anzicjé un lavoro affascinante come veniva inteso un tempo. Il resoconto dell’autore anonimo nasceproprio da questa constatazione. L’editor dissidente ha infatti conosciuto dall’interno questa trasformazione. E si è pentito di non aver intrapreso altre strade finendo per partecipare, sebbene controvoglia e suo malgrado, al declino di quell’universo, al tradimento di un ideale. Ma la storia non è già tutta scritta. La speranza può contare sulla volontà di tanti. L’editoria è morta? Viva allora una nuova editoria. Per il bene di tutti.