Dentro è tutto acceso è l’ultima fatica di Emma Marrone, in arte semplicemente Emma, cantautrice. Si tratta però di un crossover tra le sette note e la letteratura, e infatti per acquistarlo i fan della bionda artista salentina non dovranno recarsi nella sezione “musica” dei negozi o degli store digitali, bensì in quella dedicata ai libri perché si tratta di un volume della Mondadori Electa che racconta, per lemmi, la vita e la storia di questa giovane donna. Non storcano il naso i puristi dello scaffale letterario e quelli del “è uscita da un talent”, l’operazione è decisamente più complessa di così. Innanzitutto una cantante da quasi due milioni followers su Twitter, che in 5 anni di carriera ha inciso 4 album e guadagnato 12 dischi di platino merita quantomeno del rispetto (e dell’interesse) per i risultati raggiunti. Secondariamente, come ho avuto più volte modo di dire, il fatto di avere avuto una facile visibilità attraverso la televisione e un talent show è problema più del singolo artista che deve in seguito dimostrare di aver i titoli per rimanere sulla cresta dell’onda che del pubblico che dovrebbe limitarsi a valutare ciò che l’artista produce. Detto questo l’animo umano ha, per sua natura, bisogno di rifarsi a figure di riferimento. Un poster degli Iron Maiden, la biografia di Judy Garland, il photobook dei concerti di Crosby Stills Nash & Young: scagli la prima pietra chi, in un settore o in un altro, in tutte le generazioni non ha mai omaggiato il proprio idolo con l’acquisto di qualcosa che lo rappresentasse.
Ecco: il libro di Emma Marrone ha esattamente questa funzione. Rappresenta un trait d’union tra una giovane ragazza famosa e le sue altrettanto e forse ancor più giovani lettrici (uso il femminile perché l’intera comunicazione della casa editrice per promuovere il libro si rivolge essenzialmente a questo target). Dentro è tutto acceso non è un racconto, tantomeno una biografia. Si tratta di un lemmario, di uno zibaldone di pensieri legati a singole parole che diventano pretesto per raccontarsi e raccontare il percorso di Emma che, seppur molto giovane, ha comunque affrontato prove che l’hanno formata. Gabriele Parpiglia è il giornalista che l’ha aiutata a dare struttura e metodo a queste riflessioni e il risultato è comunque un libro di agile lettura con uno stile giovane e diretto, non lontano da certe riviste capaci di comunicare con i ragazzi perché sanno usare sia il loro linguaggio che affrontare con punti di vista freschi i temi che i ragazzi stessi trovano interessanti. Immancabilmente corredato da un progetto grafico adeguato, con la scelta di motivi, font, colori che lo rendono attuale, è ovviamente ricco di aneddoti e di fotografie inedite che concorrono a rafforzare il “personaggio” Emma. Intendiamoci: non è che non si intraveda la persona vera dietro la star, ma ovviamente una giovane donna di 32 anni non avrebbe modo di salire su una ribalta privilegiata per raccontare se stessa ed il proprio percorso se non fosse, per l’appunto, una star e se non esistesse un preciso progetto di comunicazione che deve essere al contempo remunerativo e funzionale al marketing del personaggio.
Malattia, passione, radici, influenze, esperienze, anche un poco di amore (in questo caso però il pudore della ragazza deve avere avuto ragione delle necessità editoriali e con molta classe Emma Marrone ha trattato gli estremi della storia finita male che una certa stampa gossip aveva fatto sua al tempo del triangolo con Stefano De Martino e Belén)… gli ingredienti ci sono tutti e sono ben dosati, con mestiere e intelligenza. Il risultato che ne deriva è il ritratto verosimile di una persona e la sua vita contenuta in un piacevole volume cadeau che sicuramente il pubblico di fan di Emma attendeva con ansia e apprezzerà. E pazienza se ai puristi della letteratura, agli snob della musica colta e in generale a chi si è dimenticato di aver usato il diario con Ricky Martin, comprato l’autobiografia della Streisand, visitato i locali citati da Guè Pequeno o collezionato memorabilia dei Genesis non piacerà: Dentro è tutto acceso non era comunque libro per loro. Emma Marrone e il suo staff se ne faranno facilmente una ragione.