Sono arrivata al libro Ragionare meglio per vivere meglio – Errori cognitivi e come evitarli (Aboca) di Woo-kyoung Ahn attraverso una serie di ricerche sul cervello e sul pensiero intuitivo che ho cominciato a fare nel 2020, quando – prostrata e frustrata dall’infodemia e dalle continue fake news sulla pandemia da Covid 19 – mi sono posta alcune domande che mi hanno condotta verso saggi come Intelligenza emotiva di Daniel Goleman e soprattutto Pensieri Lenti e Veloci dello psicologo Damien Kahneman che nel 2002 vinse il Premio Nobel per le sue ricerche psicologiche applicate all’economia. Dal 2020 al 2022 ho letto libri anche di divulgatori scientifici italiani e internazionali, come Massimo Polidoro, Roberta Villa, Beatrice Mautino, David Quammen e Dario Bressanini che mi hanno aiutata a comprendere meglio il metodo logico-scientifico.
Ragionare meglio per vivere meglio. Recensione del libro
Woo-kyoung Ahn insegna Psicologia clinica a Yale. Nel suo primo libro, Ragionare meglio per vivere meglio, tenendo conto delle ricerche di Kahneman sui Bias cognitivi e sulle Euristiche, spiega in modo molto pratico come evitare gli errori cognitivi che il nostro cervello compie in maniera sistematica e naturale. Non si sofferma tanto sugli errori bensì sul loro contenuto, ovvero sugli stereotipi, sui pregiudizi, sui luoghi comuni, cioè sulla tendenza del cervello umano a semplificare la realtà per renderla più standardizzata, bicolore, meno sfumata.
Il contenuto del libro in breve
Il libro si suddivide in otto capitoli che sono abbastanza snelli nonostante la complessità della materia trattata. Citando molti studi e ricerche attendibili e verificabili, l’autrice si sofferma innanzitutto sul fascino della fluenza ovvero sulla naturale tendenza a sovrastimare le nostre capacità, perché tendiamo a pensare che qualsiasi compito richieda un minimo sforzo solo perché qualcun altro è in grado di eseguirlo correttamente. Ignoriamo però l’esercitazione costante e i sacrifici che quella persona compie ogni giorno.
Nel libro ci si imbatte anche nella nostra spiccata propensione a confermare i nostri pregiudizi tralasciando ciò che li smentisce ed esaltando invece tutto ciò che li conferma. Woo-kyoung Ahn scrive inoltre del Bias di negatività, della nostra predisposizione a vedere le cose diverse da come sono nella realtà e dell’incapacità del nostro cervello di cogliere davvero il punto di vista altrui.
Il nostro cervello è poi naturalmente incline alle gratificazioni immediate ignorando o fraintendendo il nostro Io futuro e questo spiegherebbe anche perché facciamo così fatica a prevenire e soprattutto a modificare i nostri comportamenti individuali e collettivi proprio per ridurre l’impatto del cambiamento climatico e di nuove pandemie. Abbiamo anche la tendenza ad attribuire una colpa e a dar credito al primo complottista che sui social espone le sue idee senza portare prove concrete, vagliate con metodo scientifico, atteggiandosi al Galileo Galilei di turno.
Ma come ragionare meglio? Nel libro la docente di Yale dà diversi consigli che, se applicati, possono davvero cambiarci in meglio. Io suggerisco anche di coltivare il dubbio. E vi spiego perché.
La mia personale esperienza con i complottisti e i fantomatici esperti
A marzo 2020, quando si diffuse il nuovo coronavirus in Italia, ero così preoccupata e in ansia per il futuro che cominciai a fare ricerche per sedare la mia paura e mi imbattei in alcuni post e in una serie di libri di giornalisti complottisti. Più cercavo più Facebook mi proponeva contenuti che confermavano quelle bizzarre teorie.
Il problema è che quei libri non erano delle autentiche inchieste; erano solo un’accozzaglia di illazioni che erano state costruite soprattutto su parole dette nel corso di eventi pubblici da un magnate dell’informatica e accostate casualmente senza una logica e senza prove. C’erano solo accuse in quei libri e in quei post.
Ad un certo punto una persona – che dichiarava di conoscere bene la materia – ha cominciato a creare e vendere online prodotti per rafforzare il sistema immunitario. Questa persona, prima aveva minimizzato la pandemia, poi aveva cominciato ad accusare il Governo e il Ministero della Salute in particolare di operare per un Potere occulto soprattutto perché bypassavano e ignoravano tutte quelle cure che alcuni medici proponevano come salva vita.
Ma le prove? L’indagine? L’analisi?
Ogni teoria nasceva da pregiudizi. Ogni post conteneva illazioni e alimentava la rabbia, oltre che il senso di impotenza, delle persone. Si accennava a fantomatici studi – che però non avevano alcun valore scientifico – o all’osservazione dei medici di base, i quali però non potevano dimostrare di aver trovate un farmaco efficace perché avrebbero dovuto fare un’indagine molto meticolosa testando su un gruppo di supporto che doveva essere composto da centinaia di persone. L’esperimento poi andava riprodotto più volte in altri luoghi con altre persone, avvalendosi anche di gruppi di supporto, proprio a causa dell’Effetto Placebo e dei Bias cognitivi.
Stessa cosa è stata fatta col Vaccino. Si leggevano i dati e su quei numeri si costruivano bizzarre teorie senza considerare tutte le variabili – che poi andavano esaminate – e decontestualizzando. Ancora oggi capita che un malore e un decesso improvviso venga attribuito al vaccino anti Covid escludendo tanti fattori e soprattutto ignorando completamente la biologia del nostro organismo e le caratteristiche dei vaccini.
La consapevolezza aiuta
Personalmente mi sono rimessa sui libri per conoscere come si applica il metodo scientifico e questo ha davvero contribuito a esorcizzare la mia paura. Oggi sono perfettamente consapevole di avere dei limiti dati dalla mia mente e soprattutto causati dalla mia ignoranza nelle materie scientifiche. La consapevolezza mi aiuta a non cadere nelle trappole del complottismo di fantomatici esperti, so di essere soggetta a Bias, come tutti, e quindi mi prendo tempo e ragiono. Almeno ci provo. Ecco perché vi consiglio di leggere il libro ‘Ragionare meglio per vivere meglio’. Lo trovi qui. Maria Ianniciello