Può una ragazza di Mogadiscio inseguire i suoi sogni e diventare una campionessa nella corsa? Cosa significa vivere in un Paese chiuso, violento, che non accetta l’emancipazione di una giovane donna e il suo successo internazionale? Con “Non dirmi che hai paura” (pp. 192, 15 euro), edito da Feltrinelli e sugli scaffali a partire dall’8 di gennaio, Giuseppe Catozzella ci porta nella capitale della Somalia. Qui vive Samia, una ragazzina con una grande passione: la corsa. Una passione non così scontata in un Paese in cui le armi parlano sempre più la lingua della violenza, della forza, della sopraffazione. Così, mentre intorno a lei c’è una Somalia ostile e rigida, grazie all’aiuto del suo amico nonché allenatore Alì, Samia guarda lontano: le sue gambe, magre e veloci, possono tramutarsi in un’occasione di riscatto per sé e per tutte le donne del suo Paese. Duri e segreti allenamenti notturni, le prime soddisfazioni e, a soli diciassette anni, le Olimpiadi di Pechino: una competizione che non la porterà sul podio ma che la trasformerà in un simbolo per tutte le donne musulmane. Questo fino a quando sarà costretta a scontrarsi con la reazione integralista di chi detiene il potere e, spinta da un desiderio di libertà, ad attraversare il deserto, la Libia, il Mediterraneo, nella speranza di raggiungere, insieme a molti come lei, le coste dell’Italia.
Diversa la vicenda narrata in “L’isola lontana. Quadrilogia della Memoria” (pp. 640, 16 euro) di Annika Thor, altra novità che sarà nelle librerie sempre l’8 gennaio. Qui ci spostiamo in Svezia, in un’ambientazione che è quella della Seconda Guerra Mondiale. Al centro del romanzo due sorelline ebree austriache, inviate dai genitori in Svezia, su un’isola al largo di Göteborg, dove abiteranno presso due famiglie diverse. Le piccole, Steffi e Nelli, poco sanno, per il momento, di quello che sta avvenendo nel loro Paese: pensano di rimanere lontane dai genitori soltanto per pochi mesi, ma con lo scoppio della guerra gli anni passano rapidamente. Alla fine del conflitto, Steffi (sorella maggiore e voce narrante del romanzo) avrà ormai diciotto anni e avrà compiuto tutte le tappe della crescita, senza la sua famiglia. Una vicenda, quella di Steffi e Nelli, che si ispira alla vera storia di un gruppo di bambini ebrei sfuggiti alle persecuzioni naziste e ospitati in Svezia per un lungo periodo. «Le difficoltà del loro inserimento – spiegano da Feltrinelli – il rapporto con le nuove famiglie, la relazione con i compagni e la nostalgia per i genitori sono i temi portanti di un’opera di straordinaria sensibilità e forza. La narrazione dal punto di vista delle protagoniste, che vivono l’avventura dell’adolescenza in una terra lontana, ci mostra da vicino i vizi e le virtù di un’umanità varia e straordinariamente vera».