Alessandra Cotoloni è una scrittrice senese che nel suo romanzo Il diario di pietra (edizioni Il Papavero) si è fatta ispirare dalla triste vicenda di Fernando Nannetti, un bambino che a soli sette anni fu abbandonato dalla madre e rinchiuso in manicomio.
Prima della Legge Basaglia, come ci spiega Alessandra nel nuovo episodio del podcast, era consuetudine rinchiudere in manicomio tutti coloro che apparivano diversi, come disabili, bambini iperattivi, donne in depressione post parto. Fernando Nannetti però a suo modo reagisce e comincia a disegnare sulle mura della struttura di Volterra i suoi pensieri, la sua vita, i suoi fantasmi proprio come se avesse tra le mani un diario. Oggi quei disegni sono considerati capolavori dell’Art Brut. Affascinata da Fernando, dal connubio tra genio e follia, dall’Arte Terapia e soprattutto dai tanti bambini dimenticati, ho voluto intervistare Alessandra Cotoloni per saperne di più su questa storia e sul libro. Inutile dirvi che Alessandra ha abbattuto lo stereotipo. Buon ascolto!
Mi scuso per la qualità dell’audio che questa volta non è buona. L’intervista è stata registrata su Skype in un momento in cui il collegamento non era perfetto. Trovate il libro della Cotoloni qui.