Un percorso espositivo attraverso il quale approfondire uno dei temi che più di tutti ha ispirato Matisse: la figura umana, in particolare quella femminile. Si inaugura domani, sabato 22 febbraio, “Matisse La figura. La forza della linea, l’emozione del colore”, la mostra che Palazzo dei Diamanti di Ferrara ospiterà fino al 15 giugno 2014. Organizzata dalla Fondazione Arte Ferrara, l’esposizione è curata da Isabelle Monod-Fontaine, già vicedirettore del Centre Pompidou di Parigi e nota studiosa di Matisse, e intende presentare uno dei più grandi artisti del Novecento in un’ottica innovativa, puntando l’attenzione sulle rappresentazioni della figura. Massimo esponente dei Fauves, durante la sua intera carriera Matisse ha incessantemente studiato questo tema, rendendolo attraverso le più diverse tecniche.
LA MOSTRA – In arrivo a Ferrara una ricca selezione di opere prestate da musei e collezioni private di tutto il mondo: un percorso, quello che sarà inaugurato domani, che intende mettere in risalto, come sempre, lo straordinario uso del colore tipico di Matisse e dei Fauves, ma anche il suo grande talento grafico e scultoreo. L’esposizione si aprirà, quindi, con l’Autoritratto del 1900 (custodito al Centre Pompidou) e con una serie di studi giovanili. A testimoniare quella gioiosa vitalità propria dei fauvismo saranno, poi, il dipinto dai colori accesi e puri Ritratto di André Derain (realizzato nel 1905 e custodito alla Tate di Londra) e le creazioni influenzate dalla pittura di Cézanne e della scultura africana, tra cui il bronzo Nudo disteso (del 1907, prestato dal Centre Pompidou) e la tela Nudo in piedi (del 1907, Tate di Londra), entrambi scelti per le forme e il forte potenziale espressivo. Dopo tre pezzi noti come il bronzo La serpentina, la tela Nudo con sciarpa bianca e la Bagnante del MoMA, ci si addentrerà nel lavoro ossessivo con cui Matisse prova a rappresentare la figura femminile, per poi raggiungere la sezione dedicata alle opere del dopoguerra: in uno scenario come quello della Costa Azzurra, Matisse comincia a puntare l’attenzione sui riflessi di luce sulla figura della modella, così come sugli arredi esotici che la circondano. Sono di questo periodo opere come il bronzo Grande nudo seduto e l’Odalisca con i pantaloni grigi. E poi ancora una nuova svolta, in concomitanza con l’incarico decorativo per la Barnes Foundation negli Stati Uniti: la donna viene ora rappresentata in uno spazio pieno di luce e il suo corpo, unito agli oggetti e alla vegetazione che lo circondano, compongono uno scenario quasi lirico, essenziale. Chiuderanno la mostra, infine, le testimonianze della vitalità e forza dell’ultimo periodo: si tratta degli interni d’atelier dai toni vivi (Giovane donna in bianco su sfondo rosso e Interno blu con due ragazze) e della serie degli Acrobati.
Scheda tecnica della mostra:
dal 22 febbraio al 15 giugno 2014
Palazzo dei Diamanti, Ferrara
Orari: da martedì a domenica dalle 9 alle 19. Chiuso il lunedì
Biglietti: 11 euro intero, 9 euro ridotto
Info: www.palazzodiamanti.it