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Il ventennio che ha insanguinato l’Italia negli anni di piombo, ha lasciato profonde ferite nella nostra società. Al di là della verità giudiziaria, dietro Piazza Fontana o il caso Moro e tanti altri omicidi, giace la storia di chi ha subito quei fatti, giovani i cui genitori sono caduti nella guerra allo Stato o perché «nemici » della violenza rossa e nera. Giovanni Bianconi nel libro “Figli della notte. Gli anni di piombo raccontati ai ragazzi”, edito da Dali editori, sceglie la prospettiva di quei ragazzi – ormai adulti diversi da come sarebbero stati se il terrorismo non ne avesse travolto le vite. Le loro storie raccontano ai giovani d’oggi il senso vissuto di quella stagione di bombe e terrore. Come, quella stagione, ha cambiato le loro esistenze, e l’approccio col mondo esterno; cosa ha rappresentato fuori dalle rispettive case, per l’intero Paese, nelle strade e nelle scuole che frequentavano. Come ne parlavano tra di loro e con i coetanei; che cosa hanno raccontato ai propri figli sulla follia che ha sacrificato i nonni. Così, la memoria privata, decantata dalla distanza generazionale, riscrive e unisce quella Storia che ancora divide il Paese.
Giovanni Bianconi è inviato speciale del «Corriere della sera», per il quale si occupa principalmente di cronaca giudiziaria e problemi della giustizia. Ha seguito le più importanti indagini nazionali su corruzione, criminalità organizzata e politica. Collabora a trasmissioni e sceneggiati tv, insegna «Giornalismo giudiziario» alla Scuola superiore di giornalismo presso la Luiss di Roma. Per Dalai editore ha pubblicato: L’attentatuni (2001), Ragazzi di malavita (2005), e A mano armata (2007).