Nell’immaginario collettivo Vincent Van Gogh è sempre stato accostato a opere quali il celebre “Autoritratto” (1889), custodito al Musée d’Orsey di Parigi, o anche la “Camera di Van Gogh” (1889), che molto ci dice del celebre pittore, oppure “I mangiatori di patate” (1885), ma raramente si pensa alla “Pietà”, opera sacra tra le più famose, che possiamo in genere ammirare presso i Musei Vaticani. Van Gogh ha realizzato pochi soggetti sacri e, quando l’ha fatto, si è lasciato ispirare da artisti precedenti. Vincent Van Gogh ha aperto le porte alle avanguardie europee e si è allontanato dall’arte impressionista e quindi dal realismo ottocentesco, per esprimere nelle sue opere il proprio mondo interiore, evidenziando per la prima volta la dimensione spirituale ed emozionale umana, in linea con quanto stava accadendo in altri ambiti.
Dal 24 settembre 2015 e fino al 24 gennaio 2016, è possibile vedere La Pietà di Van Gogh a Firenze, presso Palazzo Strozzi, nell’ambito della mostra “Bellezza Divina. Tra Van Gogh, Chagall e Fontana”, allestita in occasione del V Convegno Ecclesiale Nazionale, che terminerà domani, 13 novembre 2015. Il percorso, che si snoda in sette sezioni, ci mostra i cambiamenti dell’arte sacra tra Ottocento e Novecento attraverso capolavori di artisti italiani e stranieri, come Renato Guttuso, Lucio Fontana, Domenico Morelli, Emilio Vedova, Millet, Matisse, Chagall, Picasso, Ernst e molti altri nomi. L’esposizione, che è curata da Lucia Mannini, Anna Mazzanti, Ludovica Sebregondi e Carlo Sisi, è stata organizzata dalla Fondazione Palazzo Strozzi con la collaborazione dell’Arcidiocesi di Firenze, dei Musei Vaticani nonché dell’Ex Soprintendenza Speciale del capoluogo toscano. Per avere maggiori informazioni potete contattare: Tel. +39 0552645155 oppure visitare il sito: www.palazzostrozzi.org.